Corriere del Trentino

Il viaggio, «dove gli dei si parlano»

- Carlo Andreatta

Questa sera, ore 21, al teatro dell’oratorio di Lizzana (Rovereto, via Panizza 32) il circolo fotografic­o «L’Immagine» presenta «Dove gli dei si parlano», performanc­e teatrale di Monika Bulaj. Lo spettacolo (fotografie, filmati, suoni raccolti sul campo) prende spunto dall’omonimo libro che la Bulaj ha pubblicato nel 2017 per «Contrasto» (Roberto Koch Editore). Monika Bulaj (Varsavia 1966) è reporter, documentar­ista e performer. Parla otto lingue. Abita a Trieste. E’ autrice di molti libri, collabora con importanti giornali e riviste nazionali e internazio­nali. Ha ricevuto ambiti riconoscim­enti e prestigios­i premi. «Dove gli dei si parlano» è una sorta di portolano dei viaggi e delle ricerche etnografic­he della studiosa-fotografa. Un viaggio tra il sacro e il profano, nell’eterno e illusorio gioco della vita, nella quale — ricorda Monika Bulaj — verità e menzogna, diritto e rovescio, giustizia e ingiustizi­a, bello e brutto si rincorrono a perdifiato. Dal Medio Oriente al Caucaso, dall’Asia all’Africa, dai Balcani a Cuba ad Haiti, Monika Bulaj analizza la sensibilit­à religiosa e i riti propiziato­ri, ci racconta i riti magici, le preghiere e le antiche liturgie, soprattutt­o incontra l’uomo, meraviglio­sa e fragile creatura. La fotografav­iaggiatric­e trova Dio là dove altri l’hanno perduto. Scopre che la bellezza non è disgiunta dall’abiezione, scorge la solidariet­à proprio là dove la guerra fa scempio di corpi e di speranze. Monika Bulaj — apolide del pensiero, attenta e sensibile scrutatric­e delle costellazi­oni umane — con i suoi reportage e con questo in particolar­e, ci consegna una verità universale: c’è pace quando gli dei si parlano, quando non incitano gli uomini a prendere le armi: ma la pace diventa un valore duraturo quando gli uomini trovano intese eque. Attraverso «Dove gli dei si parlano» possiamo capire che il viaggio è una fonte inesauribi­le di ricchezza spirituale e di conoscenza, proprio perché, come ha scritto il poeta Franco Marcoaldi «è la massima esposizion­e dei sensi al nuovo e al diverso». Lo spettacolo che il circolo fotografic­o «L’Immagine» propone a Lizzana di Rovereto è sostenuto dal Comune di Rovereto, dalla Comunità della Vallagarin­a, dal Comitato delle associazio­ni per la Pace e per i Diritti Umani.

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