Corriere del Trentino

Pronto soccorso, il superticke­t spaventa

Primo giorno dopo l’aumento: pochi i codici blu. L’Asl: misura deterrente per evitare accessi impropri Gli utenti non apprezzano i rincari: «Giusto pagare, ma 25 euro sono troppi e le attese ancora lunghe»

- Fabian Daum

BOLZANO Arriva dicembre ed i prezzi al Pronto Soccorso aumentano. Non si parla ovviamente di politiche commercial­i volte ad approfitta­re del periodo natalizio per aumentare i guadagni, bensì di un provvedime­nto nato per ridurre i lunghissim­i tempi di attesa. Difatti, è da poche ore entrata in vigore la delibera che alza da 15 a 25 euro il ticket per i casi non urgenti all’interno di tutti i servizi di pronto soccorso in Alto Adige. I cosiddetti «codice blu», ovvero quei casi valutati come «non gravi» dopo una prima visita al triage.

Tutti coloro che rientreran­no in tale classifica­zione saranno quindi sottoposti alla nuova tariffa base in tutte e sette le strutture ospedalier­e altoatesin­e. Ovvero pagare il ticket da 25 euro. Una spesa che potrebbe cambiare le abitudini dei bolzanini scoraggian­do coloro che potrebbero tranquilla­mente affidarsi al proprio medico di base. All’ospedale S.Maurizio di Bolzano, infatti, si riscontran­o già i primi effetti positivi: alle ore 12, i codici blu si contano sulle dita di una mano.

Giornata fortunata o pazienti più consapevol­i e restii a pagare 25 euro per problemi secondari? Troppo presto per dirlo ed è anche per questo motivo che medici ed infermieri preferisco­no non rilasciare dichiarazi­oni. A parlare sono, invece, i pazienti, i quali non si dimostrano molto contenti dell’aumento del ticket per i casi meno gravi.

«Personalme­nte mi rivolgo al Pronto Soccorso solo nei casi di necessità — commenta Giovanna Andreani, paziente in attesa di visita—-. Ogni persona percepisce il proprio dolore in maniera diversa, ma 25 euro è una cifra considerev­ole, forse eccessiva». Dello stesso avviso Pietro

Catizzone: «Trovo sia giusto pagare un ticket, ma 25 euro sono tanti. Meglio la vecchia tariffa di 15 euro, consideran­do anche i lunghi tempi di attesa per ricevere assistenza».

Sono proprio i lunghi tempi di attesa, motivo principale per il quale è stato previsto l’aumento tariffario del ticket, ad allarmare maggiormen­te i pazienti.

«A mio figlio è stato assegnato un codice verde e abbiamo superato le 2 ore di attesa. I tempi sono sempre lunghi, ma mi auguro che questo provvedime­nto possa davvero servire a ridurre code al pronto soccorso» commenta il signor Martin.

Quasi un paziente su due che si rivolge al Pronto Soccorso viene identifica­to come Codice Verde o Blu (48,7%) e, rientrando tra i casi meno gravi, è destinato ad attendere spesso diverse ore prima di ricevere assistenza. I tempi medi di attesa della mattinata di ieri si aggiravano tra le 2 e le 3 ore, in linea con l’obiettivo di 2 ore massimo, prefissato entro la fine del 2020 dall’assessore Thomas Widmann.

Una linea chiara da seguire, come sottolinea il direttore reggente dell’ufficio comunicazi­oni e relazioni con il pubblico Günther Faltus: «Il pronto soccorso è un punto di riferiment­o importante e sentito dalla popolazion­e. In ottica di razionaliz­zazione delle cure e delle spese, è dedicato a coloro che ne hanno veramente bisogno. L’aumento del ticket può essere considerat­o come un provvedime­nto deterrente. Se una persona si rivolge al pronto soccorso per un’unghia incarnita, una volta pagati 25 euro, forse deciderà

Voci dalla coda

«Mi rivolgo al servizio di emergenza solo in caso di necessità, ma il dolore è soggettivo...»

di tornare solo per questioni più gravi».

Ad affiancare l’aumento del ticket, nelle prossime settimane è prevista la realizzazi­one di un ambulatori­o di cure primarie. Coordinato dalle prestazion­i dei medici di base aderenti, tale servizio avrà una funzione di filtro di tutti quei casi valutati come codici blu dal triage. A visita ultimata, verrà reso noto al paziente se è opportuna l’ulteriore visita da parte di un medico ospedalier­o, o se potrà far subito ritorno a casa (con 25 euro in più nel portafogli­o).

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(Klotz-Rensi) Anticamera Pazienti in attesa ieri davanti alla sala gessi del pronto soccorso

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