Tre studenti alle olimpiadi dei robot
Il prototipo dei ragazzi del Tambosi alla competizione mondiale in Ungheria
Il robot costruito da Kristijan, Thomas e Christian, tre studenti dell’Istituto tecnico Tambosi di Trento, dal 7 al 10 novembre, sarà protagonista al Campionato mondiale di robotica «World robot olympiad», organizzato a Gyor, in Ungheria. Il robot, fatto principalmente da pezzi di Lego, riconosce i colori, si sposta sulle linee di un campo di gioco, solleva oggetti e li posiziona negli spazi corretti in due minuti. il team trentino rappresenterà l’Italia ai mondiali
TRENTO Riconoscere i colori, spostarsi sulle linee di un campo di gioco, sollevare oggetti e posizionarli negli spazi corretti in soli due minuti. Il tutto essendo fatto principalmente di pezzi di Lego. Sono le capacità del robot costruito da Kristijan, Thomas e Christian, tre studenti dell’Istituto tecnico Tambosi di Trento che dal 7 al 10 novembre proveranno a vincere il Campionato mondiale di robotica «World robot olympiad», quest’anno organizzato a Gyor, in Ungheria.
La Wro è una competizione di robotica internazionale che richiede al robot di soddisfare una serie di missioni su un campo da gioco, diverso ad ogni edizione. I robot, costruiti da team composti da tre ragazzi ed un coach, hanno tre round di due minuti per provare a compiere le azioni richieste, ottenendo così una valutazione. La Wro prevede quattro categorie a seconda dell’età e, grazie alla vittoria nel campionato italiano ottenuta a Brescia nello scorso maggio, il team trentino rappresenterà l’Italia alla finale mondiale in Ungheria nella categoria senior (16-19 anni).
«Per il campionato italiano abbiamo lavorato circa tre mesi — raccontano i protagonisti —, ma a settembre e ottobre abbiamo ripensato gran parte della programmazione del robot, per provare ad aumentarne l’efficienza». «Ogni movimento e ogni componente del robot sono scelti dai ragazzi — spiega Tommaso Scarano, coach della Tambosi robotic, il “nome di battaglia” del team trentino —. Ma non solo, per poter vincere è necessaria anche una strategia di gioco calibrata e una programmazione puntuale». A fare la differenza, infatti, è l’equilibrio tra la velocità di
Squadra stellare Grazie alla vittoria a Brescia, il team trentino rappresenterà l’Italia in gara
esecuzione e la precisione dei movimenti: più si mette fretta al meccanismo e più si rischiano errori.
L’istituto Tambosi è impegnato dal 2011 in percorsi di robotica educativa, insieme ad altre 21 scuole trentine. Una rete che viene presa ad esempio anche negli altri istituti italiani. Sono infatti 300 le scuole della penisola che fanno questo tipo di attività didattiche, sfidandosi in competizioni competitive come la Wro.
«Sono molto entusiasta ogni volta che vedo questo tipo di progetti — ha spiegato Viviana Sbardella, sovrintendente scolastica della Provincia di Trento — Sono attività secondarie, ma che richiedono di mettere in relazioni conoscenze di diverse discipline. Sono attività che rappresentano perfettamente quella sintesi di capacità spendibili nel mondo del lavoro». Chiara Maule, assessora comunale all’innovazione, ha ribadito la volontà di «coinvolgere gli studenti per implementare loro idee nel percorso di innovazione della città».