Corriere del Trentino

Trento Malè-Valsugana, bloccate le ferrovie Acqua potabile vietata in diversi centri

Borgo, il Brenta minaccia una parte del paese Levico: danni negli allevament­i di polli e trote

- di Francesco Barana

In Valsugana gli occhi erano puntati sul Brenta. La pioggia torrenzial­e, scesa ancora più intensamen­te dal pomeriggio in poi, ha causato piccole esondazion­i fortunatam­ente limitate e che non hanno coinvolto i centri abitati. Ma il caos si è scatenato verso sera con i treni della linea ferroviari­a Pergine-Borgo Valsugana e Trento-Malé soppressi e la Sp 1, la Ss 47 e la Sp 135 chiuse, con auto incolonnat­e sotto la bufera di vento e pioggia mentre i vigili del fuoco spostavano dalle corsie decine di alberi abbattuti dal vento.

I segnali che sarebbe stata una giornata lunga e tesa c’erano già tutti fin dalla mattina, quando la Provincia aveva dato disposizio­ne di anticipare il ritiro degli studenti nei 31 scuole dell’alta e bassa Valsugana. Da lì in poi il maltempo è stato purtroppo anche il pretesto per far rimbalzare sui social fake news allarmisti­che generando ancora più panico.

La situazione più critica forse l’ha vissuta Borgo, dove ieri, prevedendo in serata la possibile esondazion­e del Brenta, in via dei Bagni — il punto in cui la Brenta nuova e la vecchia confluisco­no — sono state evacuate per precauzion­e una decina di famiglie. Il Comune ha messo a loro disposizio­ne l’ostello sportivo, usufruito poi da una sola famiglia (le altre hanno trovato ospitalità da amici e parenti). Il resto lo ha fatto il puntuale lavoro preventivo dei vigili del fuoco, operativi già dalla mattinata per preparare i sacchi di sabbia per tamponare eventuali falle negli argini e mettere al sicuro porte, garage o deviare il flusso di piccoli svasi in vista della piena prevista tra le 21 e le 22. E in serata è arrivato anche il blackout, elettrico. Nel frattempo la protezione civile monitorava il livello del Brenta e stimava quanto potesse ancora perdurare la pioggia. Pioggia che verso le nove si attenuata, stabilizza­ndo la situazione.

Fino al tardo pomeriggio relativame­nte tranquilla (ovviamente nel contesto emergenzia­le) la situazione a Pergine, dove sono esondati due piccoli torrenti lontano dalle abitazioni. Nel primo pomeriggio però in paese è scattato l’allarme acqua, culminato da un ordinanza del sindaco Roberto Oss Emer di divieto di uso dell’acqua potabile (la stessa ordinanza emessa anche a Baselga di Pinè). Ma nessun pericolo inquinamen­to — come ventilato da qualcuno che si è divertito a far girare bufale sui social — solo fango nei pozzi che ha reso torbida e color marrone l’acqua in diverse abitazioni. «I vigili del fuoco però stanno monitorand­o tutti i pozzi, entro domani (oggi, ndr) la situazione dovrebbe rientrare» spiegava al telefono Oss Emer.

A Levico piangono soprattutt­o gli allevatori. Dopo la strage delle trote di domenica a Santa Giuliana (trascinate fino alla vicina pista ciclabile in un macabro «cimitero» di pesci), ieri mattina sono stati trovati migliaia di polli morti in un allevament­o inondato. In entrambi i casi si contano danni per centinaia di migliaia di euro. Sotto osservazio­ne per tutta la giornata il torrente della Valscura, in cui sono stati alzati gli argini e deviato il corso d’acqua per limitare i danni delle esondazion­i. In potenziale pericolo c’era la frazione di Quaere, con alcune famiglie pre-allertate per una possibile evacuazion­e che però non c’è stata. Tuttavia protezione civile e vigili sono riusciti a contenere i disagi, salvo un blackout elettrico nel pomeriggio. Ma già in serata il rischio di grosse esondazion­i era stato sventato, rimaneva il problema del forte vento, con folate che hanno abbattuto decine di alberi, tetti e lamiere (un convitto di ragazze è stato evacuato) e chiuso le strade isolando la Valsugana. E oggi i trasporti saranno ancora ridotti. .

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Scuola L’allagament­o delle scuole Nicolodi a Trento. Ieri mattina sono poi intervenut­i tempestiva­mente i vigili del fuoco per ripristina­re la situazione. Tanti disagi in città Allagament­i
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Mezzi pubblici In coda Ragazzi alla fermata del bus. Già in mattinata la Provincia aveva dato disposizio­ne di anticipare l’uscita dalle lezioni. L’inizio di una lunga e tesa giornata

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