Corriere del Trentino

Liste, tra i sette esclusi Zanon e Zannini

Scheda, Primon precede Castaldini. M5s, gaffe su Zanella

- T. Sc.

TRENTO Sono sette gli esclusi dalle liste dall’ufficio centrale circoscriz­ionale. Mancato rispetto della parità di genere, residenza insufficie­nte ed eccesso di candidati i motivi delle esclusioni. I nomi più noti sono quelli di Gianfranco Zanon, di Progetto Trentino e di Jacopo Zannini, di Leu.

A dispetto del nome, Liberi e Uguali si è incartata proprio sull’uguaglianz­a, quella tra uomini e donne. All’ultimo è stata indicata come prima in lista una donna, lasciando l’ordine successivo inalterato come quando il primo nome era maschile. Alla fine, di uomini ce n’erano due e Zannini, che farà ricorso, è stato depennato. La soluzione potrebbe essere di indicarlo come capolista, ristabilen­do l’ordine iniziale. Anche Progetto Trentino è scivolato sull’alternanza di genere. A farne le spese, è stato uno dei candidati più in vista, il consiglier­e uscente Zanon. Andreina Stefani e Maria Luisa Oliari, di Upt e Udc non risultavan­o invece residenti in Trentino dal 6 settembre 2012, come la legge elettorale impone. Esclusi Nardon, Tamanini e Boroni, della lista Autonomia Popolare, in eccedenza rispetto ai 34 previsti. Sanata la posizione di Casapound, che aveva sì rispettato la parità di genere, ma aveva depositato i nomi a caso. L’ordine lo ha stabilito l’ufficio circoscriz­ionale. Estratto anche l’ordine dei candidati sulla scheda: Primon, Castaldini, Fugatti, Monegaglia, De Laurentis, Rossi, Tonini, Chenetti, Valer, Ottobre, Degasperi. Nel frattempo, i 5 Stelle sono incappati in una gaffe: nei volantini hanno chiamato Paolo Zanella, come quello di Futura 2018, il proprio candidato Cristiano Zanella.

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Progetto Trentino Gianfranco Zanon

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