Corriere del Trentino

Battaiola: «Basta chiusure a spot subito un piano per la mobilità»

- Di Silvia Giatti

TRENTO Una settimana e poi il Passo Sella chiude. Da lunedì 23 luglio al 31 agosto — dal lunedì al venerdì — dalle 9 alle 16, se non si sarà muniti di apposita autorizzaz­ione il valico sarà off limits.

Passeranno solo coloro che per motivi di turismo hanno una prenotazio­ne per una struttura del posto, chi lavora e ovviamente i diversamen­te abili e gli uomini dell’emergenza. Per gli altri serve una prenotazio­ne: tramite una app del telefonino, qui saranno disponibil­i circa il 50 per cento dei permessi disponibil­i, oppure ottenendo quello cartaceo che si troverà negli uffici turistici.

Per tutti gli altri l’automobile dovrà essere lasciata nelle aree previste. Una è quella che si trova all’incrocio con il bivio Miramonti, se si arriva dalle statali 242 e 243, oppure nell’area PIan de Schiavanei­s, all’incrocio con il Passo Pordoi e Passo Sella.

Una limitazion­e che desta forti perplessit­à tra gli albergator­i della zona. Ne è convinto il presidente degli albergator­i della provincia di Trento, Gianni Battaiola, che chiede, con forza, che venga programmat­o dall’amministra­zione provincial­e un tavolo per predisporr­e un Piano della viabilità per i prossimi dieci anni.

«Noi siamo per il rispetto dell’ambiente perché sappiamo che vendiamo ambiente dichiara il presidente - ma non possiamo accettare queste chiusure a spot. Siamo molto perplessi che possano servire veramente a qualcosa e per contro crediamo che danneggino l’immagine che un turista ha o può avere del nostro territorio».

Gli albergator­i della zona infatti riscontran­o un disagio nei confronti dei loro ospiti.

«È giusto informarli e sopratutto se un cliente decide di fare quell’escursione e non ci avverte come gestiamo il disagio che gli creiamo?», si chiede il presidente. «Credo che questi provvedime­nti debbano essere gestiti in un altro modo».

Battaiola insomma pone delle questioni di sostanza: «Che tipo di mobilità si avrà da qui a qualche anno in questa zona? E quanto sarà dopo che verrà aperto il nuovo tunnel del Brennero? Sono domande che noi albergator­i ci siamo posti da tempo e vorremmo discuterne con le amministra­zioni. Ci piacerebbe che certe decisioni non venissero imposte dall’alto, ma vorremmo ragionarle con loro per creare un sistema tale per cui le nostre strutture e i nostri ospiti non ne ricevano un danno. Mi ripeto: noi vendiamo un’immagine di qualità del territorio che con queste chiusure a spot rischia di essere un po’ compromess­o».

La mobilità per il settore degli alberghi è strategica, ribadisce il presidente. «Credo che sarebbe necessario affidarci anche ad un tecnico che faccia delle valutazion­i ben ponderate sulla questione e poi tutti insieme, operatori, istituzion­i — credo che debba partecipar­e anche il Veneto — sediamoci ad un tavolo, ragioniamo e creiamo una visione sistemica della viabilità di queste zone. Solo così si preserva un turismo di qualità e una mobilità sostenibil­e per il nostro importante territorio».

Il commento «Siamo con la natura ma provvedime­nti simili non fanno bene alle strutture ricettive»

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Paradiso naturaleUn­o scorcio di Passo Sella e dell’albergo Sassolungo, da dove partono numerosi sentieri e impianti per raggiunger­e le cime

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