Battaiola: «Basta chiusure a spot subito un piano per la mobilità»
TRENTO Una settimana e poi il Passo Sella chiude. Da lunedì 23 luglio al 31 agosto — dal lunedì al venerdì — dalle 9 alle 16, se non si sarà muniti di apposita autorizzazione il valico sarà off limits.
Passeranno solo coloro che per motivi di turismo hanno una prenotazione per una struttura del posto, chi lavora e ovviamente i diversamente abili e gli uomini dell’emergenza. Per gli altri serve una prenotazione: tramite una app del telefonino, qui saranno disponibili circa il 50 per cento dei permessi disponibili, oppure ottenendo quello cartaceo che si troverà negli uffici turistici.
Per tutti gli altri l’automobile dovrà essere lasciata nelle aree previste. Una è quella che si trova all’incrocio con il bivio Miramonti, se si arriva dalle statali 242 e 243, oppure nell’area PIan de Schiavaneis, all’incrocio con il Passo Pordoi e Passo Sella.
Una limitazione che desta forti perplessità tra gli albergatori della zona. Ne è convinto il presidente degli albergatori della provincia di Trento, Gianni Battaiola, che chiede, con forza, che venga programmato dall’amministrazione provinciale un tavolo per predisporre un Piano della viabilità per i prossimi dieci anni.
«Noi siamo per il rispetto dell’ambiente perché sappiamo che vendiamo ambiente dichiara il presidente - ma non possiamo accettare queste chiusure a spot. Siamo molto perplessi che possano servire veramente a qualcosa e per contro crediamo che danneggino l’immagine che un turista ha o può avere del nostro territorio».
Gli albergatori della zona infatti riscontrano un disagio nei confronti dei loro ospiti.
«È giusto informarli e sopratutto se un cliente decide di fare quell’escursione e non ci avverte come gestiamo il disagio che gli creiamo?», si chiede il presidente. «Credo che questi provvedimenti debbano essere gestiti in un altro modo».
Battaiola insomma pone delle questioni di sostanza: «Che tipo di mobilità si avrà da qui a qualche anno in questa zona? E quanto sarà dopo che verrà aperto il nuovo tunnel del Brennero? Sono domande che noi albergatori ci siamo posti da tempo e vorremmo discuterne con le amministrazioni. Ci piacerebbe che certe decisioni non venissero imposte dall’alto, ma vorremmo ragionarle con loro per creare un sistema tale per cui le nostre strutture e i nostri ospiti non ne ricevano un danno. Mi ripeto: noi vendiamo un’immagine di qualità del territorio che con queste chiusure a spot rischia di essere un po’ compromesso».
La mobilità per il settore degli alberghi è strategica, ribadisce il presidente. «Credo che sarebbe necessario affidarci anche ad un tecnico che faccia delle valutazioni ben ponderate sulla questione e poi tutti insieme, operatori, istituzioni — credo che debba partecipare anche il Veneto — sediamoci ad un tavolo, ragioniamo e creiamo una visione sistemica della viabilità di queste zone. Solo così si preserva un turismo di qualità e una mobilità sostenibile per il nostro importante territorio».
Il commento «Siamo con la natura ma provvedimenti simili non fanno bene alle strutture ricettive»