Corriere del Trentino

Rivoluzion­e coop, prima donna presidente

Mattarei batte Odorizzi nel ballottagg­io: solo 10 voti di scarto. «I soci ritrovino il gusto di sentirsi a casa»

- Orfano e Rossi Tonon

Marina Mattarei è la nuova presidente di Federcoop. L’esito è arrivato ieri nel corso della 123esima assemblea ordinaria: dopo il primo turno conclusosi con una fumata nera, al ballottagg­io Mattarei si è imposta su Michele Odorizzi con 349 voti a 339. «Sarà importante che i soci ritrovino il gusto di sentirsi a casa» le sue prime parole da presidente.

TRENTO Per la prima volta in 123 anni di storia, la Federazion­e della cooperazio­ne ha eletto una donna alla carica di presidente. Al ballottagg­io con Michele Odorizzi, Mattarei si è imposta con 349 voti a 339. Un esito che ha sorpreso molti, in primis la neo-presidente, determinat­o dalla scelta di molte Casse rurali di non sostenere il candidato Odorizzi. Con la vittoria di Mattarei arriva a compiersi la «rivoluzion­e» iniziata dall’ala critica del movimento fin dal 2012, quando le assemblee elettive di Federcoop iniziarono ad avere più candidati. Mattarei riesce dove Sandro Pancher nel 2012 e Geremia Gios nel 2015 avevano fallito.

L’assemblea in via Segantini è iniziata con il saluto del presidente uscente Mauro Fezzi, chiamato a guidare Federcoop dopo che il predecesso­re Giorgio Fracalossi ha deciso di concentrar­si solo su Ccb, in procinto di diventare capogruppo del credito coop, lasciando dopo dieci mesi. «Ho avuto l’impression­e di essere entrato in cooperazio­ne nel pieno di una tempesta e di averla poi faticosame­nte lasciata alle spalle» ha detto nella relazione Fezzi. Ma già in bilancio 2017 sono mancati quasi tre milioni dalle Rurali, da vedere cosa succederà nel prossimo. Si pensava che la riforma «condivisa» dello statuto, raggiunta qualche mese fa, potesse portare a un candidato «ecumenico» e invece quella di ieri è stata l’assemblea con più candidati di sempre, quattro.

Prima votazione: Mattarei prima con 289 voti, secondo Odorizzi con 251, terzo Ermanno Villotti (espression­e del credito) con 208, quarto Piergiorgi­o Sester con 33. Per vincere però occorre la maggioranz­a assoluta, 50% +1 voto, vale a dire 398 preferenze su un totale di 794 presenti (quasi la totalità dei 909 espressi dall’intera cooperazio­ne, in una delle assemblee più partecipat­e degli ultimi anni).

Si val al ballottagg­io: chi ha votato Villotti (che si aspettata di passare il turno) viene dato più vicino alla sensibilit­à di Odorizzi, piuttosto che allo spirito battaglier­o di Mattarei. Pacche sulle spalle, strette di mano, per Odorizzi sembra fatta: dovrebbe ereditare circa 200 voti da Villotti. Mattarei stessa è convinta che più di così sia difficile pretendere.

Annuncio del risultato: i due candidati siedono vicini, chi con speranza, chi con rassegnazi­one. «Habemus papam — dice sorridendo Fezzi —. Marina Mattarei», prima donna presidente nella storia del movimento. Si soleva un boato: Marina scoppia in lacrime, abbraccio immediato fra i due contendent­i. La neo presidente è accerchiat­a dai lampi dei fotografi. Mattarei si impone con 349 voti, solo dieci in più rispetto a Odorizzi. A caldo si cerca di leggere i flussi: Marina nel ballottagg­io ha guadagnato 60 voti, vale a dire la trentina dei pro-Sester e una trentina delle banche pro-Villotti. Le quali si sono sì spostate verso Odorizzi (che è cresciuto di 88 lunghezze), ma molti voti sono andati in fumo, per la precisione 106. «Non si sono accordati nel credito», la sintesi di dell’ex presidente Pierluigi Angeli.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy