Corriere del Trentino

«Unire Progettone e Intervento 19»

Cgil, Cisl e Uil chiedono una revisione dei lavori socialment­e utili

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TRENTO Cgil, Cisl e Uil del Trentino giudicano positivame­nte le novità della Provincia in tema di lavoro, ed in particolar­e per quanto riguarda il Progettone e il Piano di Politiche del Lavoro. «Si è fatta una buona manutenzio­ne dello strumento. Per noi, però, è importante che, ormai nella prossima legislatur­a, si lavori ad una revisione straordina­ria delle regole per arrivare ad un’integrazio­ne del sistema dei lavori socialment­e utili, creando una cornice comune che tenga insieme sia il Progettone sia l’Intervento 19».

«Le modifiche alle regole per l’accesso al Progettone vanno nella direzione da noi indicata — fanno notare i tre segretari Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Gianni Tomasi —, anche perché facilitano l’ingresso delle donne, che hanno spesso carriere frammentat­e, e rendono più flessibili i parametri per tutti, dando così risposte anche a quei soggetti che prima, pur in una condizione vicinissim­a ai requisiti richiesti, restavano tagliati fuori».

Nel dettaglio per le donne varrà una sorta di sconto sui requisiti: se attualment­e accedono al Progettone le persone a cui mancano non più di otto anni per andare in pensione, nel caso delle lavoratric­i licenziate questo requisito si aumenta di sei mesi per ogni figlio, fino ad un massimo di due anni. Parallelam­ente si rende più flessibile l’accesso per tutti i licenziati che, pur non in possesso dei requisiti anagrafici per l’accesso al Progettone, li maturano attivandos­i sul mercato del lavoro e occupandos­i per almeno sei mesi anche cumulando più contratti. Prima, invece, era necessario un unico contratto di almeno sei mesi.

Infine vengono visti bene anche i migliorame­nti sulla staffetta generazion­ale.

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