Avvocato finge un investimento Farà volontariato
Campiglio, i video lo inchiodano. Il gip concede la messa alla prova
È una storia quasi surreale. Un avvocato napoletano in vacanza a Madonna di Campiglio ha raccontato di essere stato investito da un furgone che ha urtato violentemente il suo suv. L’uomo si è fatto portare anche in ospedale, ma era tutto falso, o quasi. L’incidente c’era stato ma lui erano lontano dal suv. L’uomo ha chiesto la messa alla prova, farà volontariato.
TRENTO La telefonata arriva direttamente alla centrale operativa del 112. «Un furgone pirata mi ha investito» dice una voce dall’altro capo del telefono all’operatore. La pattuglia della stazione di Madonna di Campiglio interviene in pochi minuti. Il ferito, che si dimena a terra, lamentandosi di un forte dolore alla schiena, è nientemeno che uno stimato avvocato partenopeo.
L’uomo, dolorante, racconta ai carabinieri l’incidente. È sotto choc. Stava scaricando gli sci proprio davanti all’ingresso dell’hotel di lusso, a Madonna di Campiglio, dove aveva deciso di trascorrere le vacanze invernali, e aveva lasciato la portiera del suo grosso suv aperta per scaricare le valige, quando un furgone, arrivato forse troppo veloce, ha completamente sradicato la portiera dell’auto. Poi è fuggito. La semi oscurità, quel giorno c’era scarsa visibilità, forse hanno tradito il conducente del furgone bianco, che, evidentemente, non ci ha pensato due volte e ha pigiato il piede sull’acceleratore. È fuggito senza fermarsi. Ma non è finita qui. L’avvocato, steso a terra, racconta che il furgone ha investito la portiera del suo suv e ha travolto anche lui, che si trovava accanto all’auto. Chiede di essere portato in ospedale.
Passano pochissimi istanti, arriva l’ambulanza in servizio a Madonna di Campiglio. L’uomo lamenta un forte dolore alla schiena e i sanitari, prendono la spinale, caricano il ferito sull’ambulanza e via a sirene spiegate verso l’ospedale di Tione, il pronto soccorso più vicino. Ma c’è qualcosa che non torna. I carabinieri non sono convinti. Si affrettano ad acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza ed ecco spuntare una sconcertante verità: il furgone pirata c’era, la portiera del suv è stata effettivamente sradicata, ma dell’avvocato sulle immagini non c’era alcuna traccia. O meglio, il video di sorveglianza lo riprende mentre esce dal deposito per gli sci dell’hotel e, dopo aver sentito la botta, trafelato, corre verso il suo suv incidentato. L’investimento? Tutto falso. Chissà, forse l’uomo ha pensato di sfruttare il malcapitato incidente per una vacanza gratis a Campiglio. Appare quasi incredibile, lui, come avvocato, ha spesso a che fare con le assicurazioni perché si occupa proprio di infortunistica stradale.
La vicenda, che risale al gennaio scorso, è quasi surreale. Una truffa degna delle migliori pellicole delle commedie all’italiana. Ma è tutto vero e il piano è fallito grazie all’acume e i controlli scrupolosi dei carabinieri. Hanno voluto vederci chiaro, sono andati in ospedale e hanno scoperto che il professionista stava benissimo. Nessuna lesione. Da qui la denuncia per simulazione di reato e procurato allarme. L’avvocato nei giorni scorsi si è presentato davanti al gip Marco La Ganga e ha chiesto ottenuto la messa alla prova, lavorerà 60 giorni come volontario presso una Ong che si occupa di aiuti ai Paesi Poveri. Il conducente del furgone pirata invece resterà impunito, non è mai stato trovato.