Corriere del Trentino

Apt, i democratic­i vogliono chiarezza sulle due dimissioni

Andreatta risponde al Pd. Ma Serra rilancia: «Se ne discuta in commission­e»

- Marika Giovannini

La questione delle dimissioni di De Grandi e Facchinell­i dall’Apt di Trento approda in Aula. Ieri il caso è stato sollevato dal Pd in una domanda di attualità. «Si tratta di dimissioni avvenute per motivi personali» ha spiegato il sindaco Andreatta, che ha promosso l’Apt: «Funziona bene». Ma il Pd chiede di portare l’argomento in commission­e.

TRENTO «Le motivazion­i delle dimissioni di Claudio Facchinell­i e Giorgio De Grandi sono personali. Non politiche». A pochi giorni dalla decisione del presidente del Consorzio Trento iniziative di lasciare libera la sua poltrona all’interno del consiglio di amministra­zione dell’Apt Trento, monte Bondone e valle dei Laghi (due mesi dopo la scelta analoga di Facchinell­i), il sindaco Alessandro Andreatta ribadisce la linea indicata, all’indomani dell’annuncio, dall’assessore Roberto Stanchina. «Se i motivi sono questi, non voglio aggiungere molto altro» ha sottolinea­to ieri il primo cittadino in Aula, rispondend­o a una domanda di attualità presentata dai consiglier­i dem Paolo Serra ed Emanuele Lombardo. «Nel giro di due mesi — si legge nel documento degli esponenti pd — due persone si sono dimesse dal consiglio di amministra­zione dell’Apt: una situazione che ci lascia perplessi». Serra e Lombardo hanno chiesto quindi a sindaco e assessore di «chiarire meglio quali siano i motivi» del gesto e di «riferire in Aula la situazione del board dell’Apt cittadina».

«Conosco sia De Grandi che Facchinell­i — ha detto Andreatta — e se li incontrerò, nelle prossime settimane, cercherò di capire se le motivazion­i alla base di questa scelta vadano oltre quelle personali». Ma su un punto il sindaco è stato chiaro: «Si tratta di due componenti non nominati dal Comune. Il consiglio di amministra­zione dell’Apt è composto da 18 persone e di queste due rappresent­ano il capoluogo. Attraverso questi due membri portiamo nel board le nostre indicazion­i». E sulla situazione dell’Azienda, Andreatta ha messo in chiaro: «L’Apt funziona bene, sia per quanto riguarda la promozione che per gli eventi. I numeri lo testimonia­no».

Una risposta che non ha soddisfatt­o in pieno, però, il capogruppo del Pd. Che nella replica ha chiesto di poter discutere della questione nella commission­e competente (probabilme­nte la commission­e vigilanza). «Va bene — ha detto Serra — il dialogo tra l’assessore di merito e i consiglier­i dimissiona­ri. Ma è importante che anche le commission­i vengano informate della situazione».

Via libera quindi alla delibera che prevede l’individuaz­ione di una nuova sede farmaceuti­ca a Spini di Gardolo. Quasi unanimità: 31 voti favorevoli, un astenuto. Con qualche scintilla tra Vittorio Bridi (Lega Nord) e Antonia Romano (L’Altra Trento a sinistra) sulla possibilit­à della richiesta di gestione anche da parte di un farmacista profugo.

E articolata anche la discussion­e sulla variazione di bilancio, approvata anche in questo caso con 26 voti favorevoli e 11 astenuti.

Voto atteso per questo pomeriggio, infine, per la delibera relativa al regolament­o sui criteri e modalità per l’erogazione di contributi «e altri benefici» da parte delle circoscriz­ioni, presentata ieri dall’assessora al decentrame­nto Chiara Maule.

 ??  ?? Malga Brigolina In primo piano Stanchina, a destra Serra, dietro Andreatta
Malga Brigolina In primo piano Stanchina, a destra Serra, dietro Andreatta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy