Lista dei sindaci Valduga chiude «Altri obiettivi»
Oss Emer: «Valuteremo come muoverci»
Isindaci di liste civiche valutano il futuro del movimento che sta nascendo e li riunisce. Ieri sera si è svolto un nuovo incontro in cui sono stati smussati gli ultimi angoli di un documento che presto sarà reso pubblico.
Intanto Valduga chiude la porta alle destre e ai populismi, chiarendo che «fare la lista dei civici non è il nostro obiettivo finale».
TRENTO «Non siamo qui a fare la lista dei sindaci, ma per dire che anche noi possiamo contribuire a sollevare temi di cui bisogna discutere per il futuro del Trentino». In attesa di conoscere i contenuti del documento che i primi cittadini eletti con liste civiche stanno predisponendo, e di cui sarebbero stati limati gli ultimi angoli nel corso della riunione svoltasi ieri sera, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga fa chiarezza sulla filosofia che sottende al movimento e risponde all’ex governatore Lorenzo Dellai, secondo il quale la nascita di una lista dei civici rappresenterebbe «un’occasione sprecata» (Corriere del Trentino di ieri, ndr) data la frammentazione del quadro politico già esistente.
«L’autonomia non deve essere solo annunciata ma anche praticata, quindi si inizia ascoltando i territori, perché se le decisioni vengono calate dall’alto si propone un modello statale» spiega il sindaco, definendo così anche una sorta di rovesciamento dello schema della Margherita: invece che dalla struttura partitica al movimento territoriale, si va dai Comuni all’aggregazione organica. I contatti fra l’ex governatore e Valduga sono stati «un paio negli ultimi 6 o 7 mesi». Semplici confronti che possono aiutare per la ridefinizione di un «progetto che sia a contatto con il territorio, elemento che ha connotato a fasi alterne negli ultimi vent’anni il governo di centrosinistra, il quale nell’ultimo periodo ha smesso però di interpretare in modo preciso le istanze che da lì provengono».
Ad ogni modo le possibili alleanze non dipendono tanto dall’appartenenza politica quanto «dalla semplice capacità di urlare contrapposta alla voglia di costruire un’ipotesi concreta di governo». Propensione, quest’ultima, di cui Valduga riconosce essere dotato anche Rodolfo Borga. Altro punto chiaro è che «se qualcuno ritenesse esserci la necessità di costruire un polo delle destre, io non ne farò parte, perché per cultura e formazione non sono un uomo di destra».
A definire con chi possano esserci punti di contatto e quali essi siano sarà dunque solo quel documento, che ieri pomeriggio era ancora «una bozza», con passaggi scritti a matita tra le righe, alcune sottolineature in rosso e altre in giallo. Intanto il sindaco di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer, chiarisce che «il documento non è politico ma contiene solo delle osservazioni su situazioni che il Trentino deve affrontare». Sulla base di esso «valuteremo la costruzione di qualcosa, non sappiamo ancora se da soli o con chi» aggiunge Oss Emer.
«Dellai ha espresso un proprio parere chiarendo però anche di essere in attesa del nostro documento per dare una valutazione più precisa» ricorda infine il primo cittadino di Tione Mattia Gottardi. Il tema, secondo il sindaco, «non è tanto se andremo da soli o no» quanto «come verranno accolte le questioni che poniamo». Allo stesso tempo, però, resta chiaro che «non abbiamo intenzione di essere la stampella dell’attuale contesto di governo ma un’alternativa a tutti, anche se non per forza dovremo andare da soli».
Corradi Non faremo di certo da stampella all’attuale compagine di governo