Ginnastica, le società reclamano spazi
Proposta in commissione: si cerca un terreno dove realizzare la struttura
Un «PalaGinnastica» per risolvere il problema di spazi di chi oggi, nel capoluogo, pratica ginnastica artistica e ritmica. Lo chiede la società «Ginnastica Trento», che rappresenta oltre 600 tesserati di ogni età. La proposta è stata presentata in commissione sport.
TRENTO Il problema non è nuovo. Anzi: a Trento la carenza di spazi per la ginnastica artistica e ritmica è una questione annosa. Tanto che più di una volta la Società sportiva dilettantistica «Ginnastica Trento» ha chiesto all’amministrazione comunale un intervento.
Ora, a dibattito sugli spazi sportivi aperto (in particolare per la partita del nuovo impianto natatorio), l’associazione ci riprova. Con un asso nella manica in più: sul tavolo di Palazzo Thun, i responsabili mettono il progetto di un «palazzetto» da destinare alle discipline a corpo libero e con attrezzi. Il «PalaGinnastica».
La proposta è stata presentata giovedì sera dai rappresentanti della società sportiva alla commissione sport di Palazzo Thun guidata da Paolo Serra (Pd), alla presenza dell’assessore Tiziano Uez. Un confronto, quello di giovedì, che si inserisce nella serie di audizioni che l’organismo consiliare sta portando avanti proprio per fare il punto sui bisogni di spazi delle associazioni cittadine, in vista — in particolare — della scelta legata alla nuova piscina.
E la presenza della «Ginnastica Trento» ai piani alti di via Belenzani, in questo senso, non è stata casuale: nella riorganizzazione degli spazi sportivi del progetto dell’impianto natatorio, infatti, alla ginnastica artista e ritmica verrebbe assegnata la struttura indoor di via Fogazzaro oggi occupata dalla piscina. Uno spazio però, è stato detto giovedì, non proprio ideale per le due discipline. Che, in città, sono molto seguite: la società sportiva conta infatti 600 tesserati, di età compresa tra i3 e i 55 anni. Con risultati importanti, tra cui vari titoli italiani e altrettanti titoli regionali.
Ma allenarsi non è facile: oggi l’associazione ha in affitto un capannone da 500 metri quadrati, che costa 3.500 euro al mese alla società. «E che — hanno spiegato i responsabili — non è comunque sufficiente per contenere tutti gli attrezzi: ci servirebbero almeno 700-800 metri quadrati, in una palestra di altezza di almeno sei metri».
Per questo, la società ha già affidato a un professionista la valutazione del piano economico per la realizzazione di un «PalaGinnastica», «da eseguirsi nel comune di Trento» (anche se ancora non è stato definito dove). L’intervento, si legge nella valutazione, prevede la costruzione di un prefabbricato da quasi mille metri quadrati, compresi spogliatoi e servizi. Con un’altezza di 15 metri. Il costo stimato «ad agibilità ottenuta» è di 700.000 euro. Ma la società ipotizza, nel caso, anche proposte meno impegnative: una struttura coibentata da 550 euro, una tensostruttura (200 euro) o un gonfiabile da 44.400 euro. I vantaggi? Un contenimento della spesa per il Comune, ma anche benefici dal punto di vista turistico e sviluppo di nuove discipline acrobatiche come parkour, freestyle e slake line.