Corriere del Trentino

Ginnastica, le società reclamano spazi

Proposta in commission­e: si cerca un terreno dove realizzare la struttura

- Marika Giovannini

Un «PalaGinnas­tica» per risolvere il problema di spazi di chi oggi, nel capoluogo, pratica ginnastica artistica e ritmica. Lo chiede la società «Ginnastica Trento», che rappresent­a oltre 600 tesserati di ogni età. La proposta è stata presentata in commission­e sport.

TRENTO Il problema non è nuovo. Anzi: a Trento la carenza di spazi per la ginnastica artistica e ritmica è una questione annosa. Tanto che più di una volta la Società sportiva dilettanti­stica «Ginnastica Trento» ha chiesto all’amministra­zione comunale un intervento.

Ora, a dibattito sugli spazi sportivi aperto (in particolar­e per la partita del nuovo impianto natatorio), l’associazio­ne ci riprova. Con un asso nella manica in più: sul tavolo di Palazzo Thun, i responsabi­li mettono il progetto di un «palazzetto» da destinare alle discipline a corpo libero e con attrezzi. Il «PalaGinnas­tica».

La proposta è stata presentata giovedì sera dai rappresent­anti della società sportiva alla commission­e sport di Palazzo Thun guidata da Paolo Serra (Pd), alla presenza dell’assessore Tiziano Uez. Un confronto, quello di giovedì, che si inserisce nella serie di audizioni che l’organismo consiliare sta portando avanti proprio per fare il punto sui bisogni di spazi delle associazio­ni cittadine, in vista — in particolar­e — della scelta legata alla nuova piscina.

E la presenza della «Ginnastica Trento» ai piani alti di via Belenzani, in questo senso, non è stata casuale: nella riorganizz­azione degli spazi sportivi del progetto dell’impianto natatorio, infatti, alla ginnastica artista e ritmica verrebbe assegnata la struttura indoor di via Fogazzaro oggi occupata dalla piscina. Uno spazio però, è stato detto giovedì, non proprio ideale per le due discipline. Che, in città, sono molto seguite: la società sportiva conta infatti 600 tesserati, di età compresa tra i3 e i 55 anni. Con risultati importanti, tra cui vari titoli italiani e altrettant­i titoli regionali.

Ma allenarsi non è facile: oggi l’associazio­ne ha in affitto un capannone da 500 metri quadrati, che costa 3.500 euro al mese alla società. «E che — hanno spiegato i responsabi­li — non è comunque sufficient­e per contenere tutti gli attrezzi: ci servirebbe­ro almeno 700-800 metri quadrati, in una palestra di altezza di almeno sei metri».

Per questo, la società ha già affidato a un profession­ista la valutazion­e del piano economico per la realizzazi­one di un «PalaGinnas­tica», «da eseguirsi nel comune di Trento» (anche se ancora non è stato definito dove). L’intervento, si legge nella valutazion­e, prevede la costruzion­e di un prefabbric­ato da quasi mille metri quadrati, compresi spogliatoi e servizi. Con un’altezza di 15 metri. Il costo stimato «ad agibilità ottenuta» è di 700.000 euro. Ma la società ipotizza, nel caso, anche proposte meno impegnativ­e: una struttura coibentata da 550 euro, una tensostrut­tura (200 euro) o un gonfiabile da 44.400 euro. I vantaggi? Un contenimen­to della spesa per il Comune, ma anche benefici dal punto di vista turistico e sviluppo di nuove discipline acrobatich­e come parkour, freestyle e slake line.

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L’ipotesi Il renderign del possibile «PalaGinnas­tica» del capoluogo

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