Sesso con una dodicenne: condannato
Tre anni e 16.000 euro di provvisionale. L’uomo si era invaghito dell’amica del figlio
È stato condannato a tre anni il quarantenne di Trento, arrestato nell’aprile dello scorso anno per atti sessuali con una minorenne, una dodicenne, amica del figlio. L’uomo aveva intessuto una relazione, vietata, con la ragazzina durata oltre un anno. Il giudice ha riconosciuto il fatto di lieve entità in quanto non ci sarebbe stata costrizione e ha condannato l’uomo a pagare 16.000 euro di provvisionale alla ragazzina e alla madre. È stato assolto per i filmati hard con la minore.
TRENTO In aula ha presentato una lettera di scuse. «Mi ero innamorato» ha sempre detto, cercando di spiegare un gesto che è troppo difficile da comprendere. Lei infatti aveva solo dodici anni quando è iniziata la loro relazione. Un amore distorto, proibito, che ha superato anche i confini dell’amicizia che legava l’uomo alla madre della ragazzina. Lui ha tentato di giustificarsi, ha anche consegnato un assegno di 7.500 euro come risarcimento del danno, ma questo non è bastato a salvarlo dalla condanna.
Il gup Francesco Forlenza ha riconosciuto però la lievità del fatto, in quanto non ci sarebbe stata costrizione, la relazione sarebbe stata consensuale per quanto possa esserlo quella tra una dodicenne e un uomo di quaranta. Il giudice l’ha anche assolto anche dall’accusa di produzione di materiale pedopornografico per il filmato trovato dai carabinieri sul telefono dell’uomo che riproduceva alcuni incontri intimi con la minorenne, ma la condanna resta.
Tre anni è la pena inflitta al quarantenne, difeso dall’avvocato Andrea de Bertolini, arrestato nell’aprile dello scorso anno per atti sessuali con una minorenne, l’amica del figlio. I giudice ha disposto anche una provvisionale direttamente esecutiva di 10.000 euro per la ragazzina e altri 6.000 euro per la madre, che si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Chiara Pontalti, il resto dovrà essere stabilito in separata sede, nel civile. L’uomo, che ha già scontato sette mesi di carcere, ora si trova agli arresti domiciliari e per il momento la difesa non ha chiesto la revoca della misura.
Ma procediamo per gradi perché la vicenda è molto delicata e affonda le radici nel 2015. L’uomo conosceva da tempo la ragazzina, amica del figlio, e vicina di casa. Spesso era a casa sua. La madre della dodicenne si fidava di lui. Costretta ad assentarsi per motivi di lavoro portava la figlia dai vicini. La ragazzina era infatti solita fare i compiti con il figlio del quarantenne con il quale era molto amica. Ma poi sarebbe cambiato qualcosa.
L’uomo avrebbe iniziato a guardare la ragazzina in modo diverso e lei avrebbe ricambiato le sue attenzioni. Poi sarebbe sbocciato qualcosa di più del semplice affetto di un padre verso l’amica del figlio. Un amore malato, distorto, morboso. L’uomo avrebbe iniziato a incontrare la ragazzina da solo, approfittando dell’assenza del figlio che nel pomeriggio andava a giocare a pallone, e avrebbe cominciato una relazione con la minorenne.
Un rapporto vietato, sbagliato, ma non agli occhi della dodicenne convinta di essere davvero innamorata di quell’uomo troppo grande per lei, che aveva ventotto anni di più. Lo aveva raccontato anche alle amiche, durante le ore nel centro doposcuola, con una punta di orgoglio. Da qualche tempo le educatrici del centro che frequentava la minore durante alcuni pomeriggi della settimana avevano notato un cambiamento nella dodicenne. Era diventata irritabile, scostante. Poi la confessione con le amiche del suo amore proibito e della relazione con quell’uomo molto più grande di lei è arrivata anche alle orecchie delle educatrici.
Un racconto choccante che ha messo tutti in allarme. Da qui alla denuncia il passo è stato breve. I carabinieri si sono messi subito al lavoro e attraverso una serie di accertamenti, fatti anche sul cellulare della dodicenne, sono riusciti a risalire al vicino di casa.
Nel corso della perquisizione i carabinieri, che hanno condotto le indagini, hanno sequestrato al quarantenne un computer e il telefono cellulare dell’uomo sui quali c’erano alcuni filmati hard tra la minorenne e lui, girati all’insaputa della dodicenne. Fotografie e filmati che sono arrivate sul tavolo del sostituto procuratore Antonella Nazzaro che ha chiesto e ottenuto da giudice delle indagini preliminari Marco La Ganga un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo quanto ricostruito la relazione tra i due sarebbe durata oltre un anno.
L’arresto è scattato a fine aprile scorso e da allora l’uomo è ancora detenuto.
La sentenza Riconosciuta la lievità del fatto. Le scuse in aula. Assolto per i filmati hard