Giannelli critico «Male nel servizio, poco coraggiosi»
TRENTO Al volante della famosa Lancia Aurelia B24 c’è Ivan Zaytsev al posto di Vittorio Gassman, sul sedile del passeggero Luciano De Cecco invece che Jean-Louis Trintignant, a bordo della vettura lasciata indietro Lanza e Giannelli. Le famigerate corna del film di Dino Risi, però, rimangono invariate. Era questa l’inedita versione de «Il sorpasso» che circolava in rete nella giornata di ieri, all’indomani di quello effettivamente subito da Trento domenica per mano di Perugia. «Una lezione – secondo il regista gialloblù protagonista suo malgrado della vignetta — che potrà tornarci utile, perché la Sir Safety Conad ha messo a nudo alcuni nostri limiti». La formazione del trentino ed ex gialloblù Lorenzo Bernardi, che ieri ha ricevuto anche la conferma da parte della Confederazione europea del volley dell’organizzazione della Final four di Champions league a Roma il 29 e 30 aprile, ha avuto la meglio di Trento in meno di 90 minuti, dominando in tutti i fondamentali: attacco (54% contro il 37% della Diatec), ricezione (30% a 20% le perfette), muro (8a 4) e servizio (2 a 1 gli ace). «Avremmo voluto giocare una partita diversa, fatta di attenzione tattica ma anche di intensità agonistica — rileva Giannelli — per due set, il primo e terzo, la battaglia è stata piuttosto serrata e la sfida è proseguita a lungo sul punto a punto, mentre nel secondo parziale abbiamo oggettivamente faticato in tutti i fondamentali».
A crucciare maggiormente il palleggiatore bolzanino, tuttavia, al di là del risultato — nonostante sia costato alla Diatec il secondo posto in classifica — è «l’atteggiamento» messo in campo dalla squadra: «Siamo stati troppo remissivi e non siamo mai riusciti a incidere con il servizio — ammette — dovevamo avere più coraggio e aspettare meno il gioco avversario; serviva prendere in mano l’iniziativa, ma non sempre è possibile farlo». A disposizione dei trentini, a ogni modo, già due occasioni di riscatto, domani in coppa Cev e sabato di nuovo in SuperLega: «Sarà fondamentale riprendere subito a correre per scrollarci di dosso il ricordo di Perugia e voltare subito pagina».