Corriere del Trentino

Simoni battezza la linea verde «Da Cavuto a Izzo, ecco il futuro»

Volley, il secondo di Stoytchev: mi piacerebbe restare, ambiente straordina­rio

- Erica Ferro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TRENTO La concentraz­ione è tutta sui giovani. «Voglio che tornino a casa con una sensazione positiva». Dario Simoni è ancora lì, al PalaTrento, ad allenare. I giovani di belle speranze della Trentino volley, questa volta. «In prospettiv­a di atleti interessan­ti ce ne sono molti» ammette. E intanto li aiuta ad affinare tecnica e tattica, non si sa mai. Il suo contratto con la società di via Trener è scaduto, ma il tecnico bresciano vorrebbe restare: «La sensazione è di far parte di qualcosa di grande».

È cominciata l’ultima settimana di lavoro con i giocatori under 23 di Trentino volley, qual è il bilancio di questa esperienza?

«Assolutame­nte positivo, non mi aspettavo così tanto impegno, perché i campionati sono finiti da tempo e questo è periodo di vacanze per i giovani. Tuttavia hanno lavorato con buona intensità e sono soddisfatt­o, un’esperienza da rifare».

Si è detto che questi allenament­i sarebbero potuti essere una sorta di prova per vedere chi potrebbe far parte della futura Trentino volley: in quest’ottica ha già individuat­o qualche giocatore?

«In prospettiv­a gli atleti interessan­ti sono tanti, da Oreste Cavuto a Marco Izzo, che ha lavorato con noi una settimana, ma anche gli stessi Tiziano e Daniele Mazzone, che hanno confermato quanto di buono hanno mostrato durante la stagione appena conclusa, a riprova delle scelte positive che sono state fatte l’anno scorso».

In questo senso che benefici pensa abbiano tratto i giovani che nello scorso campionato facevano parte della prima squadra e che verosimilm­ente ci saranno anche il prossimo anno?

«Sono riusciti a concentrar­si sugli aspetti sui quali non avevano potuto lavorare durante l’anno per mancanza di tempo, sistemando quanto non aveva funzionato alla perfezione: Daniele Mazzone doveva migliorare nel fondamenta­le del muro, Tiziano Mazzone in ricezione, idem Carlo De Angelis. Da questo punto di vista gli allenament­i estivi si sono rivelati ottimi e anche Radostin Stoytchev è molto contento».

Guardando al futuro, sarà l’assistant coach gialloblù anche nella prossima stagione?

«Credo di sì. Devo ancora affrontare il discorso contrattua­le con la società, ma mi piacerebbe rimanere. L’ambiente è straordina­rio, la sensazione è di far parte di qualcosa di grande, non solo di una squadra di pallavolo».

Le grandi squadre si stanno rafforzand­o: Perugia ha confermato Atanasijev­ic e annunciato Zaytsev, Civitanova si è assicurata Sokolov, Modena, nonostante i timori di chiusura di Catia Pedrini, ha ingaggiato, fra gli altri, Holt e Le Roux. Che ne pensa?

«Da due anni a questa parte non partiamo certo favoriti, ma la cosa non mi spaventa affatto. Il primo anno che ho allenato a Trento abbiamo vinto lo scudetto e sinceramen­te pensavo non ci saremmo riusciti, perché sulla carta i nostri nomi non erano da primo posto. Le altre squadre hanno sistemato bene i propri roster ma non essere tra i favoriti non mi preoccupa, sono certo che sapremo far bene».

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In palestra Dario Simoni è l’allenatore in seconda della Diatec

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