Simoni battezza la linea verde «Da Cavuto a Izzo, ecco il futuro»
Volley, il secondo di Stoytchev: mi piacerebbe restare, ambiente straordinario
TRENTO La concentrazione è tutta sui giovani. «Voglio che tornino a casa con una sensazione positiva». Dario Simoni è ancora lì, al PalaTrento, ad allenare. I giovani di belle speranze della Trentino volley, questa volta. «In prospettiva di atleti interessanti ce ne sono molti» ammette. E intanto li aiuta ad affinare tecnica e tattica, non si sa mai. Il suo contratto con la società di via Trener è scaduto, ma il tecnico bresciano vorrebbe restare: «La sensazione è di far parte di qualcosa di grande».
È cominciata l’ultima settimana di lavoro con i giocatori under 23 di Trentino volley, qual è il bilancio di questa esperienza?
«Assolutamente positivo, non mi aspettavo così tanto impegno, perché i campionati sono finiti da tempo e questo è periodo di vacanze per i giovani. Tuttavia hanno lavorato con buona intensità e sono soddisfatto, un’esperienza da rifare».
Si è detto che questi allenamenti sarebbero potuti essere una sorta di prova per vedere chi potrebbe far parte della futura Trentino volley: in quest’ottica ha già individuato qualche giocatore?
«In prospettiva gli atleti interessanti sono tanti, da Oreste Cavuto a Marco Izzo, che ha lavorato con noi una settimana, ma anche gli stessi Tiziano e Daniele Mazzone, che hanno confermato quanto di buono hanno mostrato durante la stagione appena conclusa, a riprova delle scelte positive che sono state fatte l’anno scorso».
In questo senso che benefici pensa abbiano tratto i giovani che nello scorso campionato facevano parte della prima squadra e che verosimilmente ci saranno anche il prossimo anno?
«Sono riusciti a concentrarsi sugli aspetti sui quali non avevano potuto lavorare durante l’anno per mancanza di tempo, sistemando quanto non aveva funzionato alla perfezione: Daniele Mazzone doveva migliorare nel fondamentale del muro, Tiziano Mazzone in ricezione, idem Carlo De Angelis. Da questo punto di vista gli allenamenti estivi si sono rivelati ottimi e anche Radostin Stoytchev è molto contento».
Guardando al futuro, sarà l’assistant coach gialloblù anche nella prossima stagione?
«Credo di sì. Devo ancora affrontare il discorso contrattuale con la società, ma mi piacerebbe rimanere. L’ambiente è straordinario, la sensazione è di far parte di qualcosa di grande, non solo di una squadra di pallavolo».
Le grandi squadre si stanno rafforzando: Perugia ha confermato Atanasijevic e annunciato Zaytsev, Civitanova si è assicurata Sokolov, Modena, nonostante i timori di chiusura di Catia Pedrini, ha ingaggiato, fra gli altri, Holt e Le Roux. Che ne pensa?
«Da due anni a questa parte non partiamo certo favoriti, ma la cosa non mi spaventa affatto. Il primo anno che ho allenato a Trento abbiamo vinto lo scudetto e sinceramente pensavo non ci saremmo riusciti, perché sulla carta i nostri nomi non erano da primo posto. Le altre squadre hanno sistemato bene i propri roster ma non essere tra i favoriti non mi preoccupa, sono certo che sapremo far bene».