Corriere del Trentino

La famiglia Held piange Armando e il piccolo Eric

Corteo e traffico bloccato per i funerali del cinquanten­ne, morto dopo un inseguimen­to Un’altra tragedia colpisce gli Held: il piccolo Eric, 4 giorni di vita, si è spento in ospedale

- Rossi Tonon

Folla, fiori e balli ieri nella chiesa di San Giuseppe a Trento per l’addio ad Armando Held, il cinquantad­uenne morto con la moto sabato, dopo l’inseguimen­to di un’automobili­sta a cui avrebbe rubato la borsa. Ma un’altra terribile tragedia ha colpito la famiglia Held, il piccolo Eric, di soli 4 giorni, si è spento ieri in ospedale. Si tratterebb­e di un caso di morte bianca.

TRENTO «Yeppa! Yeppa! Yeppa!». Le urla invadono prima la chiesa di San Giuseppe, poi via Giusti e infine il cimitero. Armando Held è morto e ieri tutti quelli che lo hanno amato lo salutavano durante le esequie e lungo il percorso seguito dal corteo funebre che ha accompagna­to il feretro in cimitero con l’esclamazio­ne che era solito strillare quando era felice. Oltre cinquecent­o persone provenient­i da tutta Italia hanno partecipat­o alla cerimonia, accogliend­o il feretro all’esterno della chiesa con canti e balli ma anche con qualche lacrima.

Chi non ce la faceva a trattenerl­e veniva incoraggia­to dagli altri, quasi fosse un giorno di festa, quasi che piangere non fosse contemplat­o da «Pavo», come veniva soprannomi­nato l’uomo, e quindi gli si potesse mancare di rispetto. Held, cinquantad­uenne di origine sinti, ha perso la vita sabato in un incidente avvenuto all’altezza della rotatoria di via Berlino mentre a bordo del suo scooter cercava di fuggire da una sessantaci­nquenne di Trento a cui avrebbe rubato la borsa in un centro commercial­e e che poi lo avrebbe inseguito a bordo della propria auto.

«Pavo il numero uno Yeppaaaaaa­a!» recitava ieri uno striscione esposto in chiesa. Parenti e familiari di Held, appartenen­ti a un centinaio di famiglie diverse, hanno circondato il feretro ai piedi dell’altare quasi a volerlo abbracciar­e. I parenti più stretti hanno preso posto su delle sedie sistemate intorno alla bara mentre intorno si intonavano canti, accompagna­ti dal suono delle chitarre e dei violini.

Verso le 14 don Rodolfo Pizzolli ha aperto la celebrazio­ne con delle letture dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni apostolo. «Stiamo vivendo un momento di grande e profondo dolore perché ci accorgiamo di quanto sia fragile l’esistenza terrena: basta una distrazion­e e la vita del corpo finisce» ha commentato il parroco nell’omelia. «Armando ha affrontato la vita con gioia trovandola nel vivere insieme alle persone» ha proseguito don Pizzolli, sottolinea­ndo infine che «il bene produce bene e il male molto altro male».

A conclusion­e della cerimonia, molto breve, otto persone hanno condotto a spalla il feretro accompagna­to da canti e balli. Da qui è poi partito a piedi il corteo, aperto da un’auto con il bagagliaio spalancato da cui usciva musica ad alto volume e che procedeva a passo d’uomo, seguita da numerose persone, infine dal carro funebre con i parenti più stretti di Held. Il corteo ha imboccato via Bezzi, superato l’incrocio con via Filzi, quello con via Perini e proseguito in via Giusti fino a raggiunger­e il parcheggio del cimitero, cantando, suonando e lanciando petali di rosa.

Durante tutto questo tempo, un’ora circa, il traffico è stato bloccato, con gli agenti della polizia locale che anticipava­no il corteo a bordo delle moto e un furgoncino della polizia penitenzia­ria a chiuderlo. Giunti al parcheggio del cimitero, otto uomini hanno caricato il feretro in spalla percorrend­o l’ultimo tratto che separava la bara di Held dal loculo.

Ieri tutta la comunità sinti si è stretta alla famiglia Held, ma nel giorno dell’addio a «Pavo», un’altra terribile tragedia ha colpito la famiglia Held. Il piccolo Eric di soli quattro giorni è morto al pronto soccorso del S. Chiara. Ieri mattina i genitori, disperati, hanno portato il piccolo, ormai quasi privo di vita, in braccio in ospedale. I tentativi di rianimarlo sono stati vani e il cuoricino di Eric si è fermato per sempre. Ora è stata disposta l’autopsia sanitaria per chiarire le cause della morte del bimbo; si tratta probabilme­nte dell’ennesimo caso di morte bianca. Ma solo gli esami potranno dare una risposta al grandissim­o dolore dei due genitori.

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(Foto Rensi) L’ultimo saluto Folla, fiori, balli e musica ieri per l’ultimo abbraccio ad Armando Held, morto sabato

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