Trenker in pellicola Giovedì la première altoatesina Protagonista un intenso Moretti
Di Luis Trenker — alpinista, scrittore, uomo di cinema e gran narratore ladino, morto a Bolzano il 12 aprile 1990 — si crede di saper già moltissimo. La sua vita, a tratti anche discussa e non lineare, ha attraversato quasi l’intero secolo scorso in una terra alla quale la Storia ha affidato un ruolo complesso e spesso carico di tensione.
Ma ora arriva il film, Luis Trenker, la sottile linea della v, geriàitaàcclamato in Germania e che ne ripercorre, anche con i moduli della storia romanzata e del racconto storico, l’esistenza avventurosa, rutilante e drammatica.
Tobias Moretti, attore versatile e intenso, ben conosciuto anche da noi per la serie Commissario Rex, interpreta Luis Trenker. Brigitte Hobmeier è Leni Riefenstahl, che sarebbe riduttivo disegnare come la musa del regime hitleriano. Barbara Romaner è Hilda von Bleichert, la moglie. La pellicola sarà proiettata a partire dalla fine di agosto nelle sale anche altoatesine nelle versione originale in tedesco.
La sottile linea della verità poggia su una sceneggiatura solida e molto ben scritta, le prove d’attore sono tutte convincenti e la regia di Wolfgang Murnberger chiude felicemente il cerchio narrativo e interpretativo. Certo, il film lascia un po’ inquieti: perché la storia di Luis Trenker è anche quella degli anni delle dittature tedesca e italiana con il loro bagaglio di barbarie ma anche di ottusità. C’è spazio anche per rivisitare il dramma delle Opzioni, quando nel 1939 i sudtirolesi furono costretti a scegliere se rimanere in Alto Adige ma rinunciando completamente alla loro lingua e cultura tedesca, in pratica italianizzandosi, oppure emigrare in Germania.
E poi ci sono i miti: quello hollywoodiano, che vuol dire l’America e non solo il grande cinema. E Venezia, certo, che strega la cultura tedesca almeno dai tempi di Goethe e poi di Thomas Mann.
Instancabile scrittore, guascone, seduttore e affabulatore, il Luis Trenker del film ci restituisce in presa diretta un Tobias Moretti che parla in tedesco ma anche in italiano e in inglese. Uno sforzo in più per lo spettatore? Preferiamo parlare piuttosto di molte suggestioni in più perché in questo film la sinfonia narrativa prescinde dalla singola lingua. E del resto, solo in Italia il doppiaggio di film di altri Paesi è la regola.
La pellicola è stata girata anche in Alto Adige (luoghi di ripresa: tra gli altri Alpe di Siusi, Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano) tra l’estate 2014 e l’inverno successivo e ha visto la partecipazione di numerosi professionisti locali sia nel cast che nella troupe nonché il sostegno finanziario del Fondo per il cinema dell’Alto Adige, che ha contribuito con 700.000 euro. La première per l’Alto Adige è prevista per giovedì alle 20 presso il Filmclub Bolzano.
Il film, della durata di 90 minuti, è stato prodotto dalla Roxy Film di Monaco di Baviera in coproduzione con la Epo Film di Vienna. La sceneggiatura è stata scritta da Peter Probst.