Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Melpignano le melodie folk di Wainwright
Il grande colpo del Sei Festival. Una delle due date italiane (l’altra domani a Fiesole) di Rufus Wainwright, uno dei più raffinati songwriter della musica contemporanea, stasera alle 21 Melpignano, in piazza San Giorgio, apre la 18esima edizione della rassegna targata Coolclub. L’artista canadese (nato New York e cresciuto a Montreal) si esibirà in un attesissimo piano e voce, in cui il pubblico potrà lasciarsi trasportare dalle melodie intrise di tonalità folk, che caratterizzano l’album Folkocracy, con cui nel 2023 ha intrapreso un viaggio alla riscoperta delle radici musicali della sua famiglia (è figlio degli artisti folk Loudon Wainwright III e Kate McGarrigle), ricco di duetti con artisti come Chaka Khan, Nicole Scherzinger, John Legend, Anohni. Finora Wainwright, che tra tre giorni compirà 51 anni, ha dato vita a dieci album in studio e tre dischi dal vivo, tra cui il Rufus Does Judy at Carnegie Hall, nominato ai Grammy. Il 2023 è stato l’anno del 25ennale dell’omonimo album d’esordio, contenente piccoli cult di queer pop barocco come Foolish Love e April Fools. Di non solo folk vivrà il concerto. Ma del suo Baroque pop fatto di passione smodata per l’opera, dell’amore per i Lieder di Schubert, dei suoi testi pieni di allusioni all’opera, alla letteratura, alla cultura pop, alla politica (in canzoni come Going to a Town o Gay Messiah del 2004, nata come parodia della musica paterna e, negli anni di Bush Jr, diventata una preghiera per un messia gay o Waiting for a Dream). Anche se il tratto distintivo della musica di Wainwright - «Il più grande cantautore vivente» per Sir Eltohn John che lo volle in Songs from the West Coast del 2001 – è la scrittura autobiografica: canzoni sui momenti migliori e sui più terribili, raccontati senza mezzi termini, i conflitti con i genitori (come Dinner at Eight e Baby), gli anni da star a New York, le dipendenze (come Cigarettes and Chocolate Milk Go or Go Ahead), l’omosessualità, fino al matrimonio: Tiergarten è dedicata al marito Jörn Weisbrodt, i due sono papà di Viva Katherine, che Rufus ha avuto assieme all’amica d’infanzia Lorca Cohen, figlia di Leonard Cohen.