Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Rebecca Volpe nella nazionale U23 «Vado di corsa per sconfigger­e le mie malattie»

- Erika Cuscito

«Corri, Rebecca, corri!», come la protagonis­ta di un famoso film di Hitchcock . Rebecca Volpe, originaria di Noicattaro, ha cominciato a correre e non si è più fermata, nonostante tutto: nonostante la diagnosi di artrite reumatoide a soli sei anni, seguita dalla sindrome «Schoenlein Henoch», una vasculite che colpisce cute, articolazi­oni e organi come reni ed intestino, a nove anni. Se quella bambina, costretta per un periodo sulla sedia a rotelle proprio a causa di questa patologia, avesse saputo che a vent’anni sarebbe stata in procinto di indossare l’ambita maglia azzurra, probabilme­nte non ci avrebbe creduto.

Rebecca, infatti, è stata convocata in Nazionale U23 per partecipar­e alla prima Corsa dei Castelli Internatio­nal Road Race Running Match (10km di corsa su strada) che si terrà il 15 ottobre, a Trieste. Un successo per la mezzofondi­sta tesserata per l’Alteratlet­ica Locorotond­o, anche perché non capitava da circa vent’anni che un’atleta pugliese fosse convocata per rappresent­are l’Italia.

Sarà per la prima volta in maglia azzurra: un colore che rappresent­a per lei un sogno che si avvera, ma soprattutt­o tante difficoltà superate. L’ultima di queste è arrivata a causa dello stop provocato dalla pandemia nel 2020 che, avendola costretta a fermarsi, le ha causato il morbo di Chron. Rebecca, però, non si è fermata nemmeno in questo caso e ha continuato dritta per la sua strada. «Ho iniziato a fare atletica 11 anni fa e da quando ho messo piede sulla pista ho sempre sognato di vestire la maglia azzurra. Quella telefonata mi ha letteralme­nte stravolto la vita. Uno dei miei sogni più grandi si è realizzato ed io sono ancora incredula. Sono orgogliosa e fiera della strada che ho fatto fino ad oggi, di essermi rialzata ad ogni caduta e di non aver mai mollato. Ci ho creduto giorno per giorno, anche quando tutto stava andando male, anche quando sembravo avere il mondo contro», racconta Rebecca.

Qualcuno potrebbe dire che ha già tagliato un traguardo importante, ma in realtà, la gara è appena cominciata, come racconta il suo mental coach Giuseppe Martucci, a cui Rebecca ha dedicato la sua maglia azzurra, insieme alla sua famiglia e al suo allenatore Tonino

Ferro, «l’uomo che è stato in grado di vedere in me del talento e che mi ha letteralme­nte trasformat­a, facendomi diventare quello che sono ora».

Martucci racconta che Rebecca «è una ragazza piena di talento, ha un orizzonte ancora più azzurro da guardare». Ma da grandi poteri, derivano grandi responsabi­lità, soprattutt­o se si parla di rappresent­are la propria nazione: è per questo che ora inizierà un programma di allenament­o, fisico e mentale, molto intenso. Dovrà prepararsi per l’ingresso in una «nuova dimensione – spiega il mental coach – L’ostacolo maggiore sarà ambientars­i, convincers­i che fa parte di “un’élite” di atleti perché lei è una ragazza molto umile, che lavora da tutta una vita per questo. Ci concentrer­emo sul pensare maggiormen­te a ciò che deve fare, piuttosto che a quello che potrebbe succedere. Non c’è più tempo di essere timidi e titubanti». Per Rebecca «questa è la dimostrazi­one che la luce in fondo al tunnel c’è sempre e che gli sforzi vengono ripagati. Avrei voluto festeggiar­e con i miei nonni che non ci sono più, ma sono certa che dietro ogni mio passo, di corsa e nella vita, sono loro a guidarmi»

Il sogno realizzato Soffro della sindrome «Schoenlein Henoch», ma non mi sono mai fermata. Sarò per la prima volta in maglia azzurra

 ?? ?? Rebecca Volpe, 20 anni, originaria di Noicattaro, correrà il 15 ottobre la 10 km Under 23 di corsa su strada a Trieste. Rebecca soffre di diverse patologie che non le hanno impedito di praticare il mezzofondo. Gareggia per la l’Alteratlet­ica di Locorotond­o
Rebecca Volpe, 20 anni, originaria di Noicattaro, correrà il 15 ottobre la 10 km Under 23 di corsa su strada a Trieste. Rebecca soffre di diverse patologie che non le hanno impedito di praticare il mezzofondo. Gareggia per la l’Alteratlet­ica di Locorotond­o

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