Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In tre mesi oltre 2 milioni di turisti L’estate salvata dagli arrivi stranieri

Confermato il calo di presenze dei vacanzieri italiani. A Bari aumento del 23 per cento

- Di Vito Fatiguso

BARI Una stagione estiva salvata dagli arrivi stranieri (che comunque nel 2020 e nel 2021 erano crollati). Perché quelli italiani risultano in flessione rispetto all’anno precedente. La tendenza è quella indicata da PugliaProm­ozione - l’agenzia che supporta la Regione nel sostegno del mondo delle vacanze - in occasione del Ttg Travel Experience di Rimini dove è stata analizzata la performanc­e dei mesi di giugno, luglio e agosto scorsi. I valori complessiv­i indicano una crescita del 3% degli arrivi e del 4% delle presenze rispetto al 2019 (anno di maggior affluenza). Questo significa che si sono registrati in tre mesi 63.500 arrivi e 297.700 presenze in più rispetto allo stesso periodo di tre anni precedenti. Il 2022, infatti, si è concluso con 2,1 milioni di arrivi e 10,2 milioni di presenze.

Tuttavia, nella serie numerica fornita da PugliaProm­ozione non ci sono dati mensili da confrontar­e con gli anni 2021 e 2019 ( e non c’è la scomposizi­one tra provenienz­e italiane e straniere). Gli indici degli arrivi e delle presenze di turisti italiani, è l'unico parametro presente nel report di 11 pagine, sono calati rispettiva­mente del 4% e del 5% rispetto al 2021 l’anno della Puglia del “tutto esaurito”. È bene ricordare che il rallentame­nto della componente interna era già stato denunciato dalle associazio­ni di categoria rispetto ai mesi di luglio e agosto. Si è parlato di una riduzione del 20% rispetto alle prenotazio­ni di giugno. Di quanto è calata? Senza valori forniti da PugliaProm­oscita zione (interpella­ta ha riferito che «c’è bisogno di tempo per l’elaborazio­ne») non è possibile valutare la flessione. Ciò che viene evidenziat­o con tanti numeri, invece, è la cre

della componente estera (arrivi 13% e 81% rispetto al 2019 e al 2021; presenze 15% e 79% sempre rispetto al 2019 e al 2021). Soddisfatt­o il governator­e Michele Emiliano che parla di successo. «Risultati del genere in un momento così difficile - dichiara il presidente della Regione - sono stati ossigeno puro sulle nostre aziende, sulla nostra economia, su tutto l’indotto del turismo e anche sull’immagine di una regione che continua ad attrarre non solo turisti ma anche investimen­ti, corsi di studio, grandi realtà di consulenza internazio­nale».

«Tranne agosto, dove nel 2021 c’è stata una bolla d’attrazione, è stato il miglior anno. Certo - commenta Giancarlo De Venuto, presidente di Assohotel Lecce - c’è da capire cosa succederà nell’economia italiana e mondiale. È andato bene il turismo di lusso e di alta qualità, mentre il medio basso ha pagato in termini di minore competitiv­ità. Ora il punto è capire qual è la strada da imboccare per una Puglia che vuole fare il salto di qualità. La programmaz­ione è ferma a causa della pandemia e siamo in piedi grazie ai turisti esteri. Per il futuro occorre essere più competitiv­i delle altre destinazio­ni estive internazio­nali».

Sul fronte delle nazioni di provenienz­a ai gradini più alti si collocano Germania, Francia e Svizzera. Vanno bene gli Stati Uniti, mercato da sostenere dopo il flop della “scommessa Russia e Cina” voluta dall’attuale presidente di Aeroporti di Puglia, l’albergator­e Antonio Maria Vasile.

Dal punto di vista territoria­le le province che crescono di più, rispetto al 2019, sono quelle di Bari (più 23% di arrivi e più 5% di presenze) e Brindisi (12%, 14%). Lecce fa segnare solamente un più 2% di arrivi e 6% di presenze, mentre arretrano le province di Foggia (meno 4%, meno 2%) e Taranto (meno 2% e più 2%). In quest’ultimo caso la rivoluzion­e

Michele Emiliano Ossigeno puro per le imprese del comparto

turistica voluta dalla Regione deve attendere. «Il numero dei pernottame­nti complessiv­i - sostiene Antonio Decaro, sindaco di Bari - è aumentato del 55,16%. È un traguardo raggiunto grazie ai cittadini, agli operatori, alle politiche regionali e a chi ha voluto investire nella nostra città». Eppure, nella stessa città scarseggia­no i posti letto, mentre non mancano strutture extralberg­hiere ancora da tracciare. Regina dell’estate è Vieste con 254.483 arrivi seguita proprio da Bari (142.053) e Lecce (104.862).

 ?? ?? I flussi
Nella foto sopra la folla di turisti nel centro storico di Bari Quest’estate il capoluogo pugliese è entrato a pieno titolo nella rete internazio­nale delle vacanze
I flussi Nella foto sopra la folla di turisti nel centro storico di Bari Quest’estate il capoluogo pugliese è entrato a pieno titolo nella rete internazio­nale delle vacanze
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy