Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Andare al Bar (trasformato) dello Studente
Èsempre un piacere assistere al rinnovarsi delle tradizioni e alla continuità delle sane consuetudini. Ne è un esempio il Bar dello Studente di Trani, ubicato di fronte al liceo classico, che per diversi decenni è stato un punto di riferimento per il mondo della scuola e un luogo di ritrovo cittadino, con le sue soffici brioche e i cornetti appena sfornati. E all’ora dei pasti l’offerta si allargava a una semplice e genuina proposta gastronomica, per regalare agli ospiti la sensazione di pranzare o cenare a casa. Tutto questo sembrerebbe essere destinato a scomparire, ma non è così, perché da qualche mese lo spirito che animava la storica gestione del locale ha trovato nuova vita grazie agli attuali protagonisti, che hanno rinnovato senza tradire il senso profondo dell’operazione complessiva.
Il merito è dei titolari, Giuseppe Inchingolo e Michele Ricciardi, ma soprattutto di Stefania Inchingolo e Nella Laurora, che sono la vera anima dell’intera attività. Un’attività a trecentosessanta gradi, che inizia alle sei del mattino e si conclude a notte fonda. E per la prima colazione, oltre alle proverbiali brioche, si possono trovare le torte e le crostate preparate da Nella, autrice sopraffina di dolci e di prodotti da forno. Sono infatti suoi anche i piccoli panini che al momento dell’aperitivo accompagnano un cocktail preparato dal barman Gennaro
Antonino: ora con finocchiona, melanzana e stracciatella; ora con ventresca di tonno, pomodoro e maionese. Mentre Gennaro per le sue creazioni si avvale di un’ampia selezione di vini, champagne e distillati.
La piacevole atmosfera conviviale non si esaurisce nell’ambito del bar, al contrario si trasferisce nell’annesso bistrot casalingo, passando davanti alla commovente presenza di un jukeboxe d’epoca. La dimensione casalinga in realtà ha una duplice valenza, e riguarda tanto il comfort dell’ambiente, che fa pensare al garbo di una bella abitazione privata, quanto la linea di cucina impostata da Stefania nel rigoroso rispetto del passato e della stagionalità delle materie prime. Stefania sa infatti far tesoro delle esperienze pregresse e degli importanti insegnamenti ricevuti per eseguire in modo perfetto le classiche tipicità pugliesi, e si basa sulla disponibilità quotidiana del mercato. Tra piatti di ricci e un tagliere di salumi e formaggi, la parmigiana di melanzane e le polpette al sugo. In alternativa una purea di fave e cicorie selvatiche con crostini di pane e peperone crusco che merita un applauso; o la millefoglie di pane con ricotta, cime di rape stufate e peperone crusco. Il conto oscilla tra i 15 e i 30 euro.