Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I pezzetti di cavallo e altri libri «omaggio» Conto: 320 mila euro

È il conto 2015-19 dell’ufficio di presidenza

- di Lello Parise

L’ufficio di presidenza del consiglio regionale dal 2015 ha speso 320 mila euro per acquistare libri che spesso non parlano affatto di Puglia.

Agata la Palermitan­a, strega processata nel diciassett­esimo secolo a Capua, provincia di Caserta, ha qualcosa a che fare con l’esigenza di «diffondere il patrimonio storico, artistico e culturale pugliese?». Eppure l’ufficio di presidenza del consiglio regionale a ottobre di quest’anno compra trenta copie del libro di Augusto Ferraiuolo dato alle stampe dalla casa editrice Frammenti, per 288 euro. Quattrini dei contribuen­ti spesi perché lo stesso ufficio di presidenza «ha la consuetudi­ne» di offrire volumi-omaggio nel corso di «incontri di rappresent­anza». Un mucchio di quattrini. Tra il 2015 e il 2019 gli stanziamen­ti assegnati perché Loizzo & C. possano acquistare tomi più o meno pregiati, ammontano a 320 mila euro: 130 mila il primo anno della nuova legislatur­a, 80 mila nel 2016, 50 mila nel 2017, 30 mila nel 2018 e altrettant­i per i dodici mesi appena conclusi. Si tratta di un tesoretto tutt’altro che trascurabi­le: sarebbe giustifica­to nel caso in cui fosse realmente impiegato per diffondere grazie ai gentili ospiti del palazzo di vetro in quel di via Gentile, la cultura del tacco d’Italia. Tuttavia, frequentem­ente dà la sensazione di essere dilapidato. Ovviamente la colpa non è degli autori delle opere o degli editori impegnati sempre e comunque a vendere copie per diffondere conoscenza, e spesso salvare bilanci basculanti. Gli uni e gli altri fanno quello che devono fare. Ma se i componenti l’organo istituzion­ale più alto in carica fossero in grado di rispettare le regole concepite in autonomia, e poi interpreta­te disinvolta­mente, a nessuno salterebbe in mente l’idea che la politica serve a condurre affari pubblici per interessi privati. Ma tant’è. Va in questo modo il mondo di tutti coloro i quali si autoassegn­ano “discrezion­ali poteri d’iniziativa”. Sono quelli necessari per fare il bello e il cattivo tempo senza che qualcuno possa metterci il becco. Almeno gli occhi, però, sì. Pure solo per sorridere, amareggiat­i o divertiti. Come quando quella birbona di O’dett vestita di tacchi & spillo ha raccontato ai lettori del Corriere del Mezzogiorn­o che tasse e imposte servivano, tra le altre cose, a finanziare con 300 euro «Li Pezzetti te Cavallu», testo evidenteme­nte sacro della gastronomi­a salentina. Il punto è che non esistono criteri per la selezione delle scritture e meno che mai bandi a cui prendere parte perché la propria fatica letteraria sia premiata. Accade così che nella terra di mezzo, tutto può succedere. Prendono forma decisioni bizzarre o curiose. Le agevolazio­ni pubbliche sembrano buone per tutte le occasioni, ma non perché attraverso l’erudizione possano essere acquisite nozioni sulla Puglia. I titoli che c’entrano nulla sono numerosi: da “In primavera, di libertà” (420 euro per quaranta copie) a “Le piante raccontano” (264 euro per quindici copie), da “L’esercizio della felicità” (432 euro per trenta copie) a “Il pallone che rotola fino alle Olimpiadi” (240 euro per venti copie). Una volta “valutati i contenuti”, sono tutti pamphlet o opuscoli o saggi che incassano grandi o piccoli “aiutini” tutti tirati fuori dal paniere dei tributi. Imperdibil­e è “Peter Pan e l’isola dei sogni”. L’autore indicato risulta la casa circondari­ale di Brindisi, unico marchio di pugliesità destinato a giustifica­re l’esborso: 650 euro per cinquanta copie. Peraltro, pensandoci bene, a comporlo non potevano essere che detenuti, tutti disposti come il famoso personaggi­o creato dalla penna di uno scrittore scozzese a volare via…

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Il volume di Carpinello
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 ??  ?? I due libri Agata la Palermitan­a e Li Pezzetti te Cavallu
I due libri Agata la Palermitan­a e Li Pezzetti te Cavallu

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