Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Danza, musica e teatro Koreja indaga il mondo
Presentata a Lecce la nuova stagione dei «Cantieri». Chiuderà l’Odin Teatret
Si alza il sipario sulla nuova edizione di «Strade Maestre», la prestigiosa rassegna di teatro, danza e musica di Teatro Koreja di Lecce, giunta alla sua ventiquattresima edizione. Tante le novità di quest’anno, tra le quali una rassegna di musica classica «Croma». Cinque appuntamenti, a cura della musicista Ludovica Rana, che avvicineranno il pubblico salentino alla musica cameristica.
Il sottotitolo dell’edizione di «Strade Maestre» - quest’anno convenzionata con il Comune di Lecce - è «chi ha resistito, gli è fiorito il cuore». «Il sottotitolo - spiega Salvatore Tramacere, regista, fondatore e direttore artistico dei Cantieri Teatrali Koreja - è preso in prestito da Per una rosa, poesia scritta da Edoardo Sanguineti per Sandro Pertini. Una scelta profonda per questa edizione di Strade Maestre, un modo per tenere sempre gli occhi aperti sul mondo, per indagarlo e cercare di capirlo usando gli strumenti del teatro. Perché agire, raccontare, resistere, testimoniare è il ruolo del nostro teatro, che non si limita a creare spettacoli, ma che lavora a stretto contatto con le persone e che apre le porte ai cittadini e soprattutto ai non-cittadini, a chi combatte ogni giorno per i propri diritti. Ai resistenti, insomma».
Dopo le anteprime a cura di BetSud, ad inaugurare la stagione sarà il nuovo spettacolo di Koreja Heroides Lettere di eroine del mito dall’antichità al presente, con la regia del Premio Ubu, Elena Bucci, e la collaborazione di Marco Sgrosso. Dal 22 al 24 novembre sarà la volta dei progetti di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, dedicati al loro modo di faGaetano teatro. Il 14 dicembre tornerà ai Koreja l’attore Danio Manfredini, con Al presente.
L’anno nuovo – 11 gennaio si aprirà con il debutto di Rosa Rose, scritto da Angela De e nato da un’idea di Valerio Daniele e Ninfa Giannuzzi, per la regia di Salvatore Tramacere. Dunque gli appuntamenti del 25 gennaio e dell’8 febbraio con Laura Cure rino (Scintille) e Saverio La Ruina (Mario e Saleh).
Il 15 marzo ancora Koreja protagonista con La ragione del terrore, scritta da Michele Santeramo. Il 20 e 21 marzo, invece, Mimmo Borrelli – considerato dalla critica il maggior drammaturgo italiano vivente – porterà in scena La Cupa e Fabbula di un omo che divinne un albero, che preannuncia di sconvolgere strutture e coscienze, parlando di argomenti forti ed attuali.
Sabato 4 aprile, ancora, sarà in scena il Teatro Sotterraneo con Overload un ipertesto teatrale sull’ecologia dell’attenzione, premio Ubu come spettacolo dell’anno 2018. Chiuderà la rassegna il doppio appuntamento con l’Odin Teatret di Eugenio Barba, il 17 e 18 aprile, con La casa del sordo – Un capriccio su Goya.