Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sanità, restano le divisioni sulle liste d’attesa
Sulle liste d’attesa non c’è accordo nella maggioranza. Ieri il governatore Michele Emiliano doveva incontrare i capigruppo di maggioranza per tentare una mediazione tra i contendenti. Soprattutto tra il pd Fabiano Amati (la cui proposta è di sospendere l’intramoenia dei medici, in caso di disallineamento tra liste istituzionali e “private”) e Paolo Pellegrino (che prospetta l’acquisto di prestazioni esterne per tagliare le code). Gli uffici hanno scritto un testo di mediazione, che distingue tra disallineamento «lieve» e «grave». Nel primo caso prospetta di demandare ai vertici dell’Asl di individuare una soluzione (questo nella considerazione che le liste d’attesa hanno molteplici cause). Nel secondo caso, prevede la sospensione dell’attività interna nel reparto in cui si è verificato il disallineamento. Il vertice è andato deserto per varie assenze. Ma Pellegrino e Amati (consultati telefonicamente) si sono dichiarati contrari alla norma. Il primo parla di soluzione «inaccettabile» che continua a scaricare i suoi effetti sui medici. Il secondo di una distinzione (grave e lieve) non prevista dalla legge statale di riferimento. Dunque, a rischio di bocciatura da parte del governo.
Intanto fumo e stili di vita sono stati al centro della nona edizione di Oncology for Primary Care, il convegno - iniziato ieri a Bari e i cui lavori terminano oggu - sulle cure primarie e le innovazioni terapeutiche del paziente, promosso da Eugenio Maiorano e da Nicola Marzanotorna. ( f. str.)