Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Parco Gondar e Samsara Battenti ancora chiusi per sequestri e processi
A Gallipoli guai giudiziari anche per Lido Zen e altri I gestori: «Ci aspettiamo una flessione del 70%»
C’è preoccupazione, quest’anno a Gallipoli, tra gli imprenditori e i professionisti del turismo. Quel sistema che, nel bene e nel male, era diventato un modello di riferimento per la capacità di attirare turismo giovanile, si è ritrovato improvvisamente, e a pochi giorni dall’avvio della nuova stagione, a dover fare i conti con una serie di provvedimenti comunali e sentenze della giustizia amministrativa.
Innanzitutto la revoca della concessione demaniale ai due lidi più frequentati di Gallipoli, lo Zen e il Samsara, che dall’inizio dell’anno vede le due società di riferimento alle prese con carte bollate e ricorsi. Per il Samsara la situazione è congelata in attesa dell’udienza di merito fissata il 7 giugno dai giudici amministrativi che hanno contestato ai gestori un «eccesso di discoteca in spiaggia». Solo dopo tale data si saprà se il lido potrà riaprire. C’è poi stato l’annullamento dei permessi paesaggistici per altri cinque lidi del cosiddetto chilometro d’oro a seguito del quale i gestori hanno dovuto rimuovere le strutture per poi rimontarle. Risultato scaturito dalla scoperta tardiva, da parte dell’amministrazione comunale, dell’esistenza di una sentenza del Consiglio di stato che tra il 2012 e il 2017 aveva accolto il parere negativo espresso da un ricorso in appello della Soprintendenza e annullava la precedente sentenza del Tar favorevole alle richieste dei balneari. Per ultima è arrivata la scure sul Parco Gondar, il contenitore di eventi musicali che ha ospitato artisti di fama internazionale richiamando migliaia di turisti. Il giudice per l’udienza preliminare ha respinto la richiesta di dissequestro presentata dai legali che difendono i proprietari della struttura, Ferruccio Errico e Christian Scorrano. Al centro del procedimento penale, la realizzazione abusiva di alcune strutture su un’area di mille mq appartenenti al Demanio marittimo. Ciliegina sulla torta, l’andamento lento dei lavori per la riqualificazione della litoranea, avviati dal Comune per decongestionare il traffico e rendere più vivibile quel tratto cittadino e la marina della Baia Verde. «Un’opera urbanistica di indubbia importanza — dichiara Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari Salento —, ma che andava fatta in tempi diversi. Ci aspettiamo, un calo di almeno il 70% dell’affluenza se non verranno approntati al più presto i parcheggi ed eliminate le transenne dei cantieri».