Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Aeroporti, in Puglia la prima rete
È costituita dalle quattro aerostazioni di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto Designata a gennaio con decreto interministeriale di Trasporti ed Economia
Èpugliese la prima rete aeroportuale italiana. Costituita dagli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto, è stata designata con decreto interministeriale (numero 6 del 18 gennaio scorso) dei ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), e dell’Economia e delle finanze (Mef), che hanno recepito così la direttiva Ue 2009/12, la legge 27 dello stesso anno e il Piano nazionale degli aeroporti.
Il decreto potrà favorire una razionalizzazione dei costi, seguendo un percorso trasparente di coinvolgimento e consultazione con compagnie aeree, consumatori e rispettive associazioni di categoria. La designazione, infatti, consentirà all’Autorità di regolazione dei trasporti di valutare l’applicazione di un sistema di tariffazione comune per l’intera rete. Ciò consentirà, non solo una riduzione degli oneri a carico dell’utenza, ma anche una maggiore competitività attraverso il superamento di situazioni di inefficienza e una crescita integrata degli scali della rete, con possibili specializzazioni degli stessi, in linea con il Piano regionale dei trasporti.
Il riconoscimento, supportato da Mit, Mef ed Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), potrà dare nuovo slancio agli aeroporti pugliesi, peraltro già impegnati a specializzarsi e a operare in modo sempre più sistemico.
La rete, ha sottolineato il presidente della Regione, Michele Emiliano, «ci consentirà di difendere e aumentare gli investimenti anche negli aeroporti con minore traffico passeggeri, come quelli di Foggia e Grottaglie (Taranto), utilizzando le maggiori entrate degli scali di Bari e Brindisi, senza incorrere in eccezioni o contestazioni da parte del Ministero. Si potrà così rafforzare la rete e impedire che qualcuno ci costringa a chiudere gli aeroporti meno trafficati. Ciò in vista dell’allungamento della pista di Foggia per consentirne la destinazione a base della Protezione civile e nella speranza che Foggia e Grottaglie suscitino gli interessi di compagnie private, per quanto non si escluda anche un intervento della Regione a loro sostegno. Ma se fino a ieri si discuteva di declassamento di alcuni scali, ed Enac o Ministero avrebbero potuto valutarli come superflui — conclude Emiliano —, oggi, entrando nella rete, sono tutti e quattro al servizio delle esi- genze produttive e turistiche della Puglia».
Sulla stessa linea Tiziano Onesti, presidente di Aeroporti di Puglia, secondo cui «gli aeroporti sono infrastrutture essenziali per lo sviluppo della Regione. L’armonizzazione e integrazione dei quattro scali determina la sostenibilità nel medio-lungo periodo anche degli scali minori, nell’ottica della salvaguardia del patrimonio pubblico statale e regionale, della riserva di capacità aeroportuale, in considerazione delle previsioni di incremento del traffico nel medio-lungo periodo definite nel Piano nazionale degli aeroporti e del miglioramento dell’accessibilità territoriale della Puglia. Gli effetti positivi sui singoli aeroporti, sulla rete e su passeggeri e compagnie aeree sono visibili nel circolo virtuoso della dinamica tariffaria, con beneficio economico per l’utenza, che si rifletterà nel miglioramento dei livelli di servizio, peraltro già apprezzati da importanti pubblicazioni di livello anche internazionale».
Il governatore Emiliano: «Ci consentirà di aiutare anche gli aeroporti con minore traffico»