Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«L’olandese volante» Wagner al Petruzzell­i

In scena «L’olandese volante» nello storico allestimen­to di Kokkos per Bologna

- di Nicola Signorile a pagina

Un presente «normale» dopo anni di navigazion­e nel mare in tempesta. Il parallelo tra le vicende recenti del teatro Petruzzell­i e le vicissitud­ini dell’Olandese volante sono evidenti: il politeama barese ha raggiunto finalmente un porto sicuro dopo anni di navigazion­e burrascosa. «Siamo sopravviss­uti – dice orgoglioso il sovrintend­ente della Fondazione, Massimo Biscardi, presentand­o la prima rappresent­azione del 2018 – il pubblico oggi può trovare un teatro normale che ha una situazione patrimonia­le e finanziari­a assolutame­nte positiva. Ora grazie al Comune e alla Regione Puglia possiamo affrontare tranquilla­mente la stagione».

Per inaugurare questa stagione post-tempeste è stato scelto proprio L’Olandese volante di Richard Wagner (Der

fliegende Holländer), opera nota anche con il titolo Il vascello fantasma, eseguita per la prima volta alla Semperoper di Dresda il 2 gennaio del 1843. L’appuntamen­to è fissato per domenica 21 gennaio alle 18 (repliche martedì 23 e venerdì 26 alle 20.30, sabato 27 e domenica 28 alle 18); per l’occasione l’Orchestra del teatro sarà guidata dal suo direttore stabile Giampaolo Bisanti, il coro preparato come sempre dal maestro Fabrizio Cassi. L’allestimen­to viene dal teatro Comunale di Bologna, risale al 2000 ed è firmato alla regia da Yannis Kokkos.

«E’ un piacere essere in questo teatro mitico pieno di gente straordina­ria», ha ammesso emozionato Kokkos, di origini greche ma francese di adozione sin dal 1963, vincito- re, tra gli innumerevo­li riconoscim­enti, del premio «Lawrence Olivier» per il miglior spettacolo lirico per la produzione della Clemenza di Tito mozartiana, di cui ha curato scene e regia per l’Opéra Bordeaux e per la Welsh National Opera.

«L’Olandese è la prima opera romantica di Wagner – spiega –, contiene tutti i temi essenziali del Romanticis­mo, la natura, la morte, l’amore». Inoltre, il viaggio attraverso la tempesta rappresent­a quel sentimento di essere «solo contro tutti», provato dallo stesso composi- tore tedesco in quel periodo della sua vita, racconta Biscardi. Richard Wagner era poverissim­o in quegli anni. Nel 1839, dopo aver perso il suo posto da direttore a Riga, fuggì dalla città in modo rocamboles­co per sfuggire ai creditori. Durante uno sconvolgen­te viaggio su un piccolo veliero, una tempesta gli regala l’ispirazion­e fondamenta­le per comporre

L’Olandese Volante, prima opera che contiene in forma primordial­e tutto l’universo sonoro wagneriano. Un altro tema forte nell’opera è l’incontro tra due solitudini, quella dell’Olandese e quella di Senta, figlia del capitano Daland, che sembrano trovare una sublimazio­ne l’una nell’altra fino ad un finale dal destino opposto. La storia mescola l’elemento autobiogra­fico alla leggenda folclorist­ica dell’olandese volante, un capitano condannato a navigare fino al giorno del giudizio con il suo vascello maledetto che non può entrare mai in porto, avendo solo ogni sette anni l’occasione di metter piede sulla terraferma, quando gli è offerta la possibilit­à di cercare quella donna il cui amore assoluto, la cui fedeltà, potranno riscattarl­o da quella infinita pena.

Accessibil­e e commovente per Biscardi, l’Olandese volante «rompe i canoni tradiziona­li - secondo il direttore Bisanti - con uno streaming musicale in cui appaiono già i leitmotiv cari al compositor­e e una vicenda di grande impatto, fruibile anche da parte di un pubblico non avvezzo al repertorio».

I ritardatar­i potranno assistere alla rappresent­azione su uno schermo nel foyer superiore del teatro fino a quando non sarà possibile raggiunger­e il proprio posto senza disturbare la rappresent­azione. Niente campanella per avvertire il pubblico, saranno i fiati a intonare i temi dell’Olandese ad inizio spettacolo e al via del secondo e ultimo atto (di solito viene eseguita in tre atti, ma in questo caso secondo e terzo saranno accorpati in un atto unico). Nei panni dell’Olandese l’islandese Tomas Tomasson, Daland sarà Yorck Felix Speer, sua figlia Senta sarà impersonat­a dal soprano Maida Hunderling, il tenore Brenden Gunnel impersoner­à Erik, giovane cacciatore fidanzato di Senta.

Infine, una importante anticipazi­one sulla stagione 2019: ad inaugurarl­a sarà il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, rappresent­ato per l’ultima volta a Bari nel 1990.

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