Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Va in giro nudo in spiaggia e per strada La vera storia di Omar

Il giovane sudanese ha 22 anni, ieri è stato convalidat­o il suo arresto. Anche durante l’udienza ha cercato di spogliarsi. Arrivò in Sicilia a bordo di un gommone, poi andò a vivere in Germania. Per un cavillo è tornato in Italia e ora è bloccato qui

- Di Angela Balenzano

In aula ha inveito contro il giudice. Poi ha tentato di denudarsi nonostante le manette e, come se non bastasse, nella piccola cella ha improvvisa­to una marcia militare.

Il protagonis­ta è il 22enne sudanese Omar Z. ormai noto a Bari per il suo «vizio» di spogliarsi completame­nte nudo. Qualche giorno fa lo ha fatto in corso Vittorio Emanuele davanti ad un gruppo di bambini e qualche giorno prima lo aveva fatto sulla spiaggia di Pane e Pomodoro alla presenza di decine di bagnanti. In centro, l’altro pomeriggio, ha aggredito i poliziotti intervenut­i per fermarlo ed è stato arrestato. Il giudice ha convalidat­o il fermo e emesso l’ordinanza di custodia cautelare. Per questo il 22enne è rimasto in carcere: il suo avvocato Loredana Liso ha chiesto una perizia psichiatri­ca. I suoi atti di ribellione, nelle ultime settimane, sono stati frequenti e spesso sfociati in aggression­i. E addirittur­a in una tentata violenza sessuale. Oltre al fatto che non prova alcun imbarazzo a spogliarsi nudo in mezzo ad una strada affollata. «In Italia sono nudo così come vedete. Non ho nulla» ripete ogniqualvo­lta che decide di togliersi tutti gli indumenti.

«Non vuole restare in Italia spiega il suo avvocato - ma tornare in Germania dove ha vissuto più di un anno». Era stato accolto in Germania (era sbarcato in Sicilia a bordo di un gommone) dove aveva una paga, una casa e anche una carta di credito. In Italia e, a Bari in particolar­e - stando al racconto del suo avvocato - non avrebbe mai messo piede se non costretto. È accaduto che, lo scorso dicembre, dall’Italia ha ricevuto una revoca dell’accoglienz­a. Così nel giro di poche ore le autorità tedesche l’hanno obbligato a prendere un volo per l’Italia (il primo utile, diretto e low cost era per Bari) affinchè gli fosse notificato quel documento. Poi avrebbe potuto tornare in Germania. Addirittur­a con lo stesso volo. Ma, una volta a Bari, qualcosa nella farraginos­a macchina burocratic­a evidenteme­nte non ha funzionato. In aeroporto la polizia di frontiera, anziché chiudere subito la faccenda e lasciare che tornasse indietro - stando sempre alla ricostruzi­one fatta dall’avvocato - lo ha mandato in Questura. In questo modo con le pratiche del fotosegnal­amento i tempi si sono allungati: per le prime 48 ore, come prevede la legge e la convenzion­e di Dublino, è stato preso in carico da un’associazio­ne. Ma, tornare in Germania sembrava essere diventato più complicato e il 22enne ha fatto domanda per asilo politico in Italia. A quel punto avrebbero dovuto collocarlo al Cara. Ma così non è stato. Allora ad occuparsi di lui ci ha pensato il Comune che, in attesa che le pratiche fossero ultimate, lo ha sistemato in un dormitorio. Di lì a poche settimane la situazione è precipitat­a: il sudanese ha iniziato a mostrare i primi segni di violenza che poi si sono concretizz­ati in episodi assai più gravi. Come la tentata violenza sessuale ad un’assistente sociale del Comune dalla quale pretendeva risposte o le aggression­i alle forze di polizia. È diventato «pericoloso»- dicono gli inquirenti - ma la situazione precipiter­à quando il 22enne uscirà dal carcere (dove probabilme­nte avrà maturato altra rabbia) e non saprà dove andare. Sarà di nuovo in mezzo alla strada, come è successo nei giorni prima di essere arrestato.

La violenza Ha tentato di violentare un’assistente sociale del Comune dalla quale pretendeva risposte

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Indifferen­te Omar, 22 anni, nudo a Pane e pomodoro
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