Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Con De Luca condannati al dialogo»
Con il presidente della Regione Vincenzo De Luca «c’è un dialogo non facile perché siamo su posizioni distanti, ma vogliamo il bene di tutti e il dialogo è necessario. Siamo tra virgolette condannati al dialogo». È quanto ha affermato monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana, nel corso della conferenza stampa di presentazione del convegno nazionale on line di sabato 17 aprile «Custodire le nostre terre». E nella battaglia a difesa del Creato, il vescovo ha anticipato che la Chiesa sosterrà un concreto investimento a tutela delle coltivazioni locali: «I prodotti di questa terra sono ampiamente monitorati, è finita la stagione che ha messo il marchio “Terra dei fuochi” a quanto viene raccolto e lavorato nelle nostre aree. La chiesa offrirà un brevetto di garanzia per certificare che i prodotti sono commerciabili, che sono buoni. Sarà una sorta di marchio». Quindi, Di Donna ha auspicato ancora una volta che la voce del pentimento, per i danni arrecati con lo smaltimento illecito dei rifiuti, irrompa come promessa di risarcimento dovuto: «Dobbiamo riconoscere che alcuni camorristi si sono pentiti, ora aspettiamo il pentimento dei politici e degli industriali del Nord. Chi ha inquinato le nostre terre — ha sottolineato — sono più soggetti, soprattutto gli industriali del Nord, con la complicità di camorra e politici locali».