Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ruotolo: «Deve prevalere l’indicazione dell’esecutivo»
«La Campania non è una repubblica autonoma, e, in tempi di emergenza, deve seguire le direttive dello Stato». Questo in sintesi il pensiero di Sandro Ruotolo, popolare giornalista televisivo, ora senatore del gruppo Misto. Un pensiero a sinistra, senza se e senza ma.
Come valuta la conduzione della campagna vaccinale in Campania?
«Se guardiamo i numeri dei vaccinati in Italia, constatiamo che ci sono state oltre 13 milioni di somministrazioni e oltre 4 milioni di vaccinati. La Campania ha raggiunto una buona percentuale di iniezioni rispetto alle dosi ricevute».
Passando ai criteri di somministrazione?
«Credo fermamente nell’ impostazione data prima dal commissario Arcuri e ora da Figliuolo basata sulle fasce d’età. Penso che sia stato giusto partire dagli over 80, dal personale sanitario e dai soggetti ospiti delle rsa, così come la priorità accordata alle forze dell’ordine. Dopo di che, questo resta il Paese dei comuni, delle province. Dovrebbe prevalere l’indicazione centrale».
Invece è delle ultime ore lo strappo del governatore De Luca rispetto al piano nazionale. Cosa pensa a proposito?
«Sono del tutto contrario. Proprio lunedì, a prescindere da De Luca, avevo scritto in un tweet che si deve procedere per fasce d’età. Noi non siamo la Grecia delle 3 mila isole. Il concetto chiave, che non vuole comprendere Salvini, è che l’economia ripartirà solo quando usciremo dall’emergenza sanitaria. La politica non può dare voce alla pur comprensibile protesta dei cittadini, ma deve assumere la responsabilità complessiva».
De Luca invece ritiene di dare la priorità alle categorie e agli operatori turistici in particolare.
«Ribadisco: si proceda per fasce di età. Poi i giornalisti, gli avvocati, i magistrati, i salumieri. La logica di favorire le categorie è la logica della jungla».
Dal Pd, sempre pronto ad attaccare Salvini, solo qualche timido distinguo sulle parole di De Luca. Perché?
«Ricordo che non sono nel Pd, ma siedo nel gruppo Misto per svolgere quel ruolo di ponte che mi ero prefisso all’interno del campo democratico nel quale ci sono forze politiche, ma anche pezzi di società civile, non il civismo sic et simpliciter. Questi pezzi di società civile sono nei quartieri, nelle periferie del nostro Sud e ci hanno garantito un baluardo democratico, altrimenti ci ritroveremmo come a Ostia con Casa Pound e Forza nuova. Tornando alla Campania, ho ascoltato la risposta di Figliuolo. Il premier Draghi e il ministro Speranza hanno deciso di seguire una linea precisa. I più colpiti, sono i soggetti più avanti negli anni. Anche in Campania occorre rispettare le regole. Altrimenti non si capirebbe perché gli abitanti delle isole sì e non il personale degli scavi di Pompei e di Ercolano».
Ha fatto bene De Luca a fare il vaccino nei primi giorni “per dare l’esempio”, come ha detto?
«Beh, abbiamo visto tutti le immagini di Draghi e Mattarella fare la fila. Anche io, come tanti colleghi parlamentari, ho seguito il percorso indicato e ho ottenuto il vaccino lo scorso 8 aprile, senza scavalcare nessuno».
Cosa pensa dell’iniziativa del presidente dell’Antimafia Nicola Morra che ha chiesto i nomi dei vaccinati al di fuori delle categorie?
«Se ci sono degli elementi che possano far pensare a un reato, intervenga la magistratura. Ma il problema, oltre che penale, è anche etico».
Almeno sulle dosi “sottratte” alla Campania De Luca ha ragione?
«Sono contrario a vaccinare secondo il Pil. Se effettivamente la Campania ha ricevuto meno dosi sono d’accordo a sottolineare questa disparità».
In caso di mancato riequilibrio delle forniture, sarebbe giusto disertare la conferenza Stato-Regioni?
«Non comprendo, non è il momento di creare la Repubblica autonoma della Campania o di Salerno. Sono contro l’autonomia differenziata. Il dialogo tra le istituzioni è fondamentale».
Si proceda per fasce di età perché la logica delle categorie è la giungla