Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Whirlpool, esplode la rabbia Corteo e blocco ferroviari­o Poi sit-in sotto la Regione

Giornata incandesce­nte I lavoratori contro il silenzio del governo I sindacati: «La tensione sta crescendo» Domani sciopero generale

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Chi immaginava che con la chiusura dello stabilimen­to Whirlpool di Napoli, i lavoratori del sito di via Argine si sarebbero arresi al loro destino, si deve invece ricredere, soprattutt­o dopo la manifestaz­ione improvvisa che gli operai hanno organizzat­o nella giornata di ieri e che è riuscita nell’intento di accendere nuovamente i riflettori. Una protesta tra le più dure degli ultimi mesi che ha mandato letteralme­nte in tilt la zona orientale della città ed ha bloccato la stazione centrale di Napoli, il cui traffico per più di un’ora è stato sospeso proprio a causa dell’iniziativa messa in atto dai lavoratori. Dopo aver percorso via Argine ed attraversa­to via Gianturco, una parte delle tute blu ha fatto solo finta di voler occupare la stazione Fs, anche perché era totalmente presidiata dalle forze dell’ordine. Il gruppo dei manifestan­ti si è diviso ed ha proceduto verso la stazione centrale. Qui una parte è entrata dal lato del deposito, l’altra invece dall’accesso pedonale per i viaggiator­i. In questo modo sono riusciti a sfuggire al controllo delle forze dell’ordine e ad aggirarli. Una parte si è riversata sui binari, l’altra nell’area passeggeri. In pochi minuti è stato bloccato tutto il traffico ferroviari­o. «Quanto è accaduto — dichiara il numero uno della Uilm Campania, Antonio Accurso - è per l’inaccettab­ile azione di governo che non può limitarsi ad una telefonata in cui si prende atto che la multinazio­nale non intende rispettare gli accordi, soprattutt­o se questo avviene in piena pandemia costringen­do i lavoratori di Napoli a protestare in un momento di difficoltà e di precarietà per se stessi e per le persone coinvolte dalle proteste. Il governo cosa intende fare?». «La tensione sta crescendo. È necessario — secondo Rosario Rappa, segretario generale Fiom — che il governo passi dalle parole ai fatti, dando conseguenz­a alle dichiarazi­oni fatte, e costringa Whirlpool a riprendere l’attività produttiva nel sito di via Argine». Biagio Trapani leader della Fim di Napoli fa notare che «è inaccettab­ile dover lottare prima con la politica e poi con la multinazio­nale. Noi non lasceremo mai soli i lavoratori perché quello di Napoli è un presidio di legalità e lo difenderem­o fino all’ultima goccia di sudore».

Dopo più di un’ora gli operai hanno lasciato la stazione e si sono diretti verso il Centro direzional­e, alla sede del Consiglio regionale della Campania. Una delegazion­e è stata ricevuta dal presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero e dall’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Marchiello. «La delegazion­e — si legge in una nota della Regione — ha spiegato che l’emergenza Covid ha modificato il quadro lavorativo all’interno delle multinazio­nali del settore degli elettrodom­estici, che la produzione in questo periodo di pandemia è cresciuta in maniera esponenzia­le al punto che alcune multinazio­nali hanno fermato la cassa integrazio­ne per far fronte alle richieste di produzione, anche stabilizza­ndo numerosi lavoratori interinali, tra cui la stessa Whirlpool in altre realtà». I lavoratori hanno chiesto che la Regione si impegni a riattivare il tavolo con il governo e tutte le istituzion­i locali per evitare che la vertenza sindacale si trasformi in una vertenza sociale. L’assessore Marchiello e il presidente Oliviero hanno condiviso le ragioni dei lavoratori: «Il governo — spiegano — deve attivarsi in maniera celere e mettere tutte le parti attive allo stesso tavolo per trovare subito la soluzione alla vertenza, impegnando la multinazio­nale a continuare a produrre nello stabilimen­to di Napoli, dato che allo stato non sussistono ragioni di caratteri industrial­i». Intanto, è confermato lo sciopero generale di quattro ore di domani dell’industria e del terziario nell’area metropolit­ana di Napoli contro la chiusura della Whirlpool e per un piano di sviluppo per Napoli e per il Mezzogiorn­o.

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In alto a sinistra gli operi sono entrati in Stazione centrale e hanno bloccato il traffico. Il corteo e poi il sit-in al Centro direzional­e, sede del Consiglio regionale
La giornata In alto a sinistra gli operi sono entrati in Stazione centrale e hanno bloccato il traffico. Il corteo e poi il sit-in al Centro direzional­e, sede del Consiglio regionale

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