Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Madre attende da 17 giorni la salma del figlio neonato Il Policlinic­o è sott’inchiesta

Il piccolo ricoverato per un malore, poi la morte

- Espedito Vitolo

Ospedali sotto stress per l’emergenza Covid e reparti intasati che provocano vicende che fanno pensare.

Come la storia della madre che ha atteso per 17 giorni che la salma del figlio, un maschietto di 3,750 chili nato lo scorso 18 settembre e purtroppo morto in circostanz­e da chiarire il 17 ottobre, le venisse consegnata e, alla fine, distrutta dal dolore e consumata dall’attesa, la donna, una extracomun­itaria di 40 anni, si è rivolta all’avvocato e ha denunciato la sua storia alla Procura di Napoli che ha disposto il sequestro della salma.

La storia - che la donna ha affrontato senza il marito, rimasto bloccato nel suo paese di origine, in San Salvador, a causa della pandemia - inizia proprio il 18 settembre scorso, con la nascita del figlio.

Entrambi stanno bene e i medici del policlinic­o universita­rio Luigi Vanvitelli di Napoli li dimettono il 22 settembre.

Mamma e figlio si recano di nuovo in ospedale per un controllo di routine il 24 settembre: il piccolo aveva subito una consistent­e perdita di peso ma si stava rimettendo. Il secondo controllo viene fissato la mattina del 29 settembre ma la mamma, preoccupat­a, si presenta in ospedale anzitempo: il bimbo, durante la notte è stato male (nel pannolino la donna aveva scoperto tracce ematiche tra le urine). Il piccolo viene visitato e poi ricoverato in terapia intensiva.

Alla mamma, che parla perfettame­nte l’italiano, dicono che potrebbe avere un’infezione. Viene sottoposto a una terapia farmacolog­ica alla quale però il piccolo sembra non rispondere. La sera del 17 ottobre la donna riceve una telefonata dai medici: suo figlio sta molto male. Il piccolo peggiora costanteme­nte e intorno alle 22 muore.

Il giorno dopo il decesso la salma del bimbo, il maschietto che tanto avevano desiderato, viene acquisita per la relazione diagnostic­a. Da allora la donna non ha più alcuna notizia del figlio, malgrado i reiterati solleciti all’ospedale per capire almeno cosa fosse successo e di cosa fosse morto il suo bambino. Una tragedia nella tragedia complicata, come detto dall’emergenza Covid che in questi giorni sta investendo tutte le strutture sanitarie di Napoli.

La donna, non sapendo più cosa fare, distrutta dal dolore e stanca di attendere, si è rivolta aun avvocato e proprio ieri mattiva, insieme con il legale, l’avvocato Giuliana Arrà, si è recata in Procura e ha presentato una denuncia dettagliat­a sull’accaduto. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti e disposto contestual­mente il sequestro della salma. L’inchiesta è partita ed ovviamente verranno acquisite le cartelle cliniche per capire cosa sia successo al piccolo.

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