Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Scuola, primi rinvii A Castellamm­are si comincia ad ottobre

Cimmino (Castellamm­are): «Sette giorni in più per garantire sicurezza»

- Di Gimmo Cuomo

NAPOLI A sorpresa il sindaco di Castellamm­are di Stabia Gaetano Cimmino ha firmato ieri pomeriggio un’ordinanza per posticipar­e dal 24 settembre al primo ottobre l’inizio dell’anno scolastico nella Città delle Acque.

Ecco il testo del post su Facebook con il quale è stata annunciata la clamorosa decisione e le relative motivazion­i. «Ho firmato poco fa l’ordinanza per posticipar­e di una settimana l’inizio delle attività didattiche, a seguito dell’evolversi della situazione epidemiolo­gica e dell’impennata dei contagi da Covid-19, allo scopo di consentire l’avvio delle lezioni in assoluta sicurezza con un’organizzaz­ione logistica accurata in ogni minimo dettaglio. Ho recepito, in tal senso, le istanze dei dirigenti scolastici, che hanno espresso unanimemen­te il desiderio di rinviare l’inizio delle lezioni per assicurare una maggiore sanificazi­one e igienizzaz­ione dei locali, soprattutt­o in virtù della tornata elettorale che fino al 21 settembre coinvolger­à gli edifici scolastici per le votazioni. Il recente cambio di passo del virus, d’altra parte, non va minimament­e sottovalut­ato». A Castellamm­are nei giorni scorsi si è registrata l’impennata dei nuovi positivi saliti oltre quota 30. Alcuni hanno plaudito alla scelta del primo cittadino, ma, almeno a giudicare dai commenti postati sul social network, prevalenti sono state le reazioni critiche o aperte contrarie all’iniziativa. Tanto per sintetizza­re le opposte reazioni, c’è chi ha definito la decisione «una scelta responsabi­le e ponderata» e chi chiede provocatoA­bagnale riamente «se il rischio zero non esiste, a che pro questi rimandi?» E conclude: «Avremo tanti asini in buona salute». L’ordinanza di Cimmino è destinata a far discutere e costituisc­e comunque un precedente, anche perché il primo cittadino stabiese è vicepresid­ente vicario dell’Anci Campania. In realtà, già negli scorsi giorni il sindaco della vicina Sant’Antonio Abate Ilaria aveva già deciso il posticipo dell’apertura delle scuole al 28 settembre.

Proprio ieri il governator­e Vincenzo De Luca ha ribadito che «La Regione ha fatto scelte rigorose rinviando di dieci giorni l’apertura delle scuole per consentire di fare lo screening sierologic­o a tutto il personale docente e non docente, perché l’orientamen­to del governo di farli svolgere in maniera facoltativ­a è sbagliato, in Campania è obbligator­io per dare serenità alle famiglie. Quindi questi dieci giorni ci consentono di fare tutti i 140.000 test necessari e ci servono anche per far arrivare i termoscann­er alle scuole, anche se non è compito della Regione, per misurare la temperatur­a ai ragazzi quando entrano. Stiamo facendo di tutto per aprire il 24 in sicurezza per l’aspetto sanitario».

In vista dell’inizio dell’anno scolastico a Napoli si profila anche la «rogna» buoni libri per gli scolari delle primarie. Alcune librerie, infatti, denunciano il mancato pagamento della fornitura dei libri di testo dello scorso anno e minacciano di non procedere alla fornitura per l’anno 20202021. Fermamente intenziona­to a non concedere sconti al Comune il titolare della libreria Raffaello del Vomero, Luca Di Costanzo. «Non vogliamo venir meno - spiega - a quello che riteniamo anche un servizio ai cittadini, ma sarà difficile poter anticipare ancora risorse prima di ripianare l’esposizion­e dello scorso anno».

Sempre sul fronte scolastico, si registra l’iniziativa «Torniamo a Scuola con Fiducia» la campagna social della cooperativ­a Eco onlus che «detta» piccole regole per scuole e studenti da osservare tra i banchi, come usare mascherina e parlare a distanza, ascoltare gli insegnanti e fare molta attenzione alla condivisio­ne di penne e matite. A tal fine sono stati realizzati degli «esagoni delle buone regole» da distribuir­e nelle scuole.

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