Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Concorsone, i primi 2.193 idonei alla scelta delle sedi di tirocinio
Saranno 385 i posti da occupare al Comune di Napoli. In Regione 537 borsisti
Duemilacentonovantatré. Tanti saranno i giovani diplomati e laureati che si ritroveranno a partire da oggi pomeriggio — scaglionati in turni di tre giorni consecutivi per gli ovvi motivi precauzionali anti Covid — presso l’auditorium della giunta regionale al Centro direzionale di Napoli per scegliere la sede presso la quale avvieranno il loro percorso formativo — Comuni, Comunità montane, Corte d’Appello di Napoli e Salerno ed altri enti e istituzioni — con la prospettiva, poi, di rimanervi definitivamente. Si tratta di tutti coloro che hanno superato le prove delle selezioni del concorso Ripam bandito dalla Regione Campania nell’ambito del Piano lavoro.
Alle 15 di oggi saranno accolti dal presidente della giunta Vincenzo De Luca e dall’ex ministro pentastellato dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, attuale presidente del Formez.
Sono 300 (ai quali si aggiungerà una quota aggiuntiva che,secondo la stima, aumenterà la disponibilità dei posti fino a 385) i posti messi a concorso per il Comune di Napoli. Di base, così identificati: 30 per profili di analisti informatici, 70 per profili destinati ad attività contrattuali e procedure di acquisto e verifiche ispettive, 10 per comunicazione e relazioni esterne, 10 per promozione del territorio, cultura, turismo, 180 per servizi di vigilanza e polizia. Saranno, in totale, 537, invece, i posti da occupare negli uffici della giunta regionale. Ed ancora, ne figurano 156 disponibili (sempre con la maggiorazione percentuale calcolata arriveranno a 198)al Comune di Salerno. E così via per gli altri enti locali.
Ad oggi, le procedure concorsuali erano state avviate per definire le seguenti richieste di fabbisogno: per la categoria C (diplomati: 1225) 187 posti da coprire negli uffici della giunta regionale, 18 in quelli del consiglio regionale, 1020 negli enti locali. Per la categoria D (laureati: 950) 328 quelli di base previsti in dotazione alla giunta regionale, 15 al consiglio regionale e 607 agli enti locali.
Sono stati circa 150 mila i partecipanti alle prove preselettive, di cui circa 100 mila diplomati e circa 50 mila laureati. Un esercito di concorrenti. Ma soprattutto una mole organizzativa notevole — il vero braccio operativo è stato l’Ifel con il suo direttore Pasquale Granata — che ha dovuto fare i conti anche con l’improvvisa emergenza Covid. Alle prove selettive, la scrematura è stata particolarmente incisiva: dato che ne sono arrivati appena 7700, dei quali 4201 diplomati e 3538 laureati. Gli idonei sono stati 1162 della categoria C e 1031 della categoria D.
I borsisti saranno impegnati per dieci mesi presso gli enti locali che hanno aderito al bando con un compenso di 1000 euro al mese. Alla fine del percorso formativo dovranno sottoporsi ad una prova scritta. Saranno ammessi agli orali i candidati con frequenza minima dell’80% di ore del periodo formativo e coloro che otterranno un punteggio di almeno 21/30.
Sono 180 i profili richiesti per le attività di polizia e vigilanza da Palazzo San Giacomo