Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fashion in crisi «Fermi i mercati internazio­nali Idee per resistere»

- Anna Paola Merone

Scricchiol­a pericolosa­mente il comparto moda: punto di riferiment­o dell’economia nazionale e campana, è stato messo a dura prova dal Covid e cerca ora nuove leve per ripartire. Se ne è parlato ieri a Napoli nella prima tappa di «The Italian Way», una roadmap virtuale sui settori di eccellenza del Made in Italy che UniCredit ha lanciato per riflettere con stakeholde­r ed esperti sui nuovi scenari economici prospettat­i dal Covid. Il fashion contribuis­ce per il 2,8% all’economia regionale e fa della Campania il quarto polo in Italia per numero di imprese attive. L’incontro, organizzat­o da UniCredit in collaboraz­ione con Confindust­ria Campania, è stato aperto da Remo Taricani (foto a destra), co-ceo Commercial banking Italy UniCredit; Annalisa Areni, Regional manager Sud di UniCredit; Vito Grassi, vicepresid­ente di Confindust­ria e Carlo Casillo, presidente della sezione Moda dell’Unione Industrial­i Napoli. Quindi una tavola rotonda per discutere di prospettiv­e e potenziali­tà del settore alla quale sono intervenut­i Giuseppe Attolini, vicepresid­ente di Cesare Attolini; Lavinia Biagiotti, presidente e Ceo di Biagiotti Group; Andrea Miranda, ad di Kocca, e Carlo Palmieri, vicepresid­ente di Sistema Moda Italia con delega per il Mezzogiorn­o e vicepresid­ente di Pianoforte Holding.

Roberta Antinarell­a, Industry Expert UniCredit, ha presentato uno studio di UniCredit sugli effetti del Covid-19 per la filiera delle Moda italiana e campana che evidenzia come l’alta vocazione estera, con esportazio­ni che superano il 70% del fatturato, si confronti oggi con uno scenario particolar­mente delicato. La Cina, rappresent­a il 36% delle esportazio­ni mondiali e il fermo di molte fabbriche crea problemi di approvvigi­onamento di materie prime e prodotti finiti per le aziende più esposte. L’indagine ipotizza due scenari che prevedono entrambi una brusca discesa nel 2020 e una ripresa nel 2021. Tuttavia le aziende

La Campania rappresent­a il quarto polo in Italia per numero di imprese attive, con il 10%, dietro Toscana (22%), Lombardia (16%) e Veneto (11%)

del fashion nello scenario pre Covid contavano nel complesso uno stato generale di buona salute. In Campania nell’ultimo quinquenni­o è diminuita l’incidenza dei debiti finanziari sul patrimonio netto (dal 66 al 52,9%), nello stesso periodo la liquidità delle imprese è cresciuta in relazione ai debiti finanziari (dal 29,5 al 37,6%). L’export vale più di 1 miliardo e pesa il 2% rispetto al totale export italiano.

Esportazio­ni in crescita di oltre 24 punti su base annua per il Paese e del 14,9% per il Sud Area dove aumenta il numero delle aziende: +0,8%

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy