Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Il mio Napoli può far male: ordinati, compatti e in ripartenza»

LA SFIDA Enzo Di Sarno, medico in trincea al Cotugno

- Donato Martucci

E’ un grande tifoso del Napoli: quando può lo segue dalla Curva B. Perché gli piace il tifo passionale, viscerale. Raffaele Vincenzo di Sarno, dirigente della prima Unità operativa complessa di Neuropatie infettive ed emergenze infettivol­ogiche dell’ospedale Cotugno, è in trepida attesa per la sfida di Coppa Italia contro la Juventus, l’eterna rivale. «Una sfida che senza pubblico è atroce, ma non vedo l’ora di ammirare la gara seppur in Tv. Chiarament­e voglio festeggiar­e». Cosa si aspetta questa sera?

«Una grande gara degli azzurri, Chiarament­e senza pubblico è una sfida che perde un po’ il suo fascino, ma abbiamo le nostre possibilit­à. Il Napoli contro l’Inter non ha fatto una grande partita, ma di questi tempi non era facile trovare la condizione. Siamo stati bravi a non perdere la testa dopo il gol subito e a restare in partita».

Le piace il Napoli di Gattuso?

«Ha carattere come il suo allenatore e non molla mai, Però credo che il Napoli abbia bisogno di giocatori con maggior estro e attaccanti di qualità, alla Cavani per intenderci. Non me ne voglia nessuno degli attuali calciatori, ma per fare un salto di qualità occorre altro, anche se abbiamo l’uomo dei record Dries Mertens, un calciatore entrato nel cuore dei napoletani».

Cosa teme?

«Noi dobbiamo fare la partita perfetta, mentre la Juve può risolverla come vuole visto che ha giocatori di gran classe, fra tutti Cristiano Ronaldo. Dobbiamo essere ordinati, compatti, e poi abili nelle ripartenze. Solo in questo modo possiamo farli male».

Il suo collega Ascierto è tifoso bianconero e colleziona anche sciarpe, magliette.

«Beh, dopo tutto quello che ha fatto per la battaglia contro il Covid, possiamo anche perdonargl­i questo neo. Qualche difettucci­o c’è l’ha anche lui. Chissà magari potrebbe anche convertirs­i. Io non colleziono maglie, ma ho tanti ricordi. Giornali dell’epoca degli scudetti, biglietti, anche abbonament­i che avrei voluto donare a un figlio maschio, poi ho avuto due femmine e sono rimasti a me. Me li tengo stretti come tutte le testimonia­nze di un Napoli che ha stentato, poi ci ha fatto godere con gli scudetti, ma che nell’era De Laurentiis ci ha fatto sognare».

Tra i protagonis­ti recenti del Napoli c’è anche Sarri che gli azzurri si troveranno di fronte da nemico.

«La partita con la Juventus non sarà mai una partita come le altre. Da napoletani perdoniamo tutto a Maurizio Sarri. Anche quando faceva delle dichiarazi­oni contro il sistema e contro la Juventus e ora è seduto sulla panchina dei bianconeri. Certo ci ha fatto vivere dei bei momenti calcistici, ma ora è solo un avversario: ovviamente da battere».

” Sarri ci ha fatto vivere momenti fantastici ma adesso per noi è soltanto un avversario da battere

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