Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Scalzi emigrato a Parigi: «Un vero scandalo Qui non c’è alcun calo»
Il titolare de I Lazzari boccia la clip di Canal Plus
In Francia, a Parigi in
NAPOLI particolare, la pizza è molto popolare: la specialità napoletana ha superato di slancio pregiudizi e barriere culturali, riuscendo a conquistare una quota significativa di mercato. Secondo una ricerca dello studio di consulenza sulla ristorazione Gira Conseil, citata sul sito www.lacucinaitaliana.it, nel 2017 in Francia sono state consumate 745 milioni di pizze. Allo stesso tempo la Coldiretti ha quantificato in 4,2 chili all’anno, dopo gli americani con 13 chili e gli italiani con 7,6 chili, il consumo di pizza di pizza pro capite. Nel 2013 proprio i francesi erano addirittura i primi consumatori al mondo. Aprire una pizzeria nella capitale transalpina è stata dunque un’opzione presa in considerazione da molti nostri connazionali. Naturalmente, i napoletani hanno goduto di una sorta di corsia preferenziale. È capitato per esempio a Daniele Scalzi. Napoletano doc di largo Donnaregina, praticamente l’epicentro storico della pizza made in Naples, si è trasferito a Parigi dieci anni fa. Da tre anni con sua moglie Patrizia ha aperto un locale, «I Lazzari», al numero 44 di Rue de la Montagne Sainte Geneviève, nel Quartiere Latino. In breve tempo, la pizzeria ha conquistato una solida reputazione all’interno del segmento occupato dalla specialità partenopea. La notizia del video choc messo in onda dalla rete televisiva «Canal +» lo lascia letteralmente senza parole. «Non credo che siano arrivati a tanto», è la sua prima reazione. Poi la ferma condanna dell’eccesso di satira che sfocia in un vero e proprio colpo basso non solo all’economia ma anche all’identità italiana. «Uno scandalo - afferma l’imprenditore - non si doveva arrivare a tanto». Per fortuna gli affari per le tantissime pizzerie parigine, tra le quali molte gestite direttamente da italiani, non sono stati rallentati dalla diffusione delle notizie sull’emergenza coronavirus. Lo conferma lo stesso Scalzi. «Per il momento - assicura - non abbiamo accusato un calo del lavoro». Poi una battuta: «Continuiamo a lavorare con la serietà e lo scrupolo di sempre. E, certamente, non pensiamo di sputare sulle pizze. I nostri clienti possono stare tranquilli. Chi viene a Parigi, da noi sarà il benvenuto».
Prima di tornare al proprio lavoro Scalzi si sofferma brevemente sul livello della percezione dell’emergenza che si ha nella capitale francese. «Certamente non si sottovaluta la situazione. Ma qui a Parigi, almeno per il momento, non si assiste a una contrazione dell’attività. Il fatto di commercializzare un prodotto italianissimo come la pizza non rappresenta una difficoltà». Ma c’è chi prende qualche precauzione col personale che rientra dall’Italia. «Qualcuno ha chiesto ai dipendenti che sono stati recentemente in Italia per incontrare le famiglie di sottoporsi a una quarantena volontaria di un paio di settimane. Noi, finora, non abbiamo ritenuto necessario arrivare a questo».
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Lavoriamo con la serietà e lo scrupolo di sempre E, certo, non pensiamo di sputare nei piatti