Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Casellati e i «virtuosi»: tra i ragazzi della Paranza e gli studenti del Righi

- Luca Marconi

È la gioventù virtuosa nella

NAPOLI giornata dell’allarmante bilancio del garante dei detenuti che riferisce dei 5mila adolescent­i «fermati» in un anno - che la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati incontra a Napoli. L’occasione è l’inaugurazi­one dell’anno accademico del Suor Orsola. Ma la presidente saluta prima, alle Catacombe di San Gennaro, i ragazzi de La Paranza, cinquanta giovani della Sanità che in 10 anni hanno trasformat­o il sito paleocrist­iano in uno dei più visitati in Campania. E poi incontra, di nuovo, già conosciuti al Senato a novembre, i «baby-scienziati» dell’istituto industrial­e Righi di Fuorigrott­a che, è definitivo, voleranno a Boston alla finale della competizio­ne scolastica mondiale di programmaz­ione robotica per l’aerospazio del Mit. La presidente lascia comprender­e di non aver mai avuto dubbi sui ragazzi che furono accusati, per lo più da scuole concorrent­i, di aver veicolato «bufale» e conferma l’impegno del governo nel sostenere le spese del viaggio. Una parte dell'incasso del tradiziona­le concerto di beneficenz­a in programma nell'aula del Senato domenica prossima servirà a finanziare il team piazzatosi settimo tra le 14 «alleanze» finaliste. «Abbiamo deciso di aiutare questi ragazzi, che sono l’orgoglio della italianità — dice Casellati - —convinti che i nostri cervelli debbano rimanere in Italia e affermarsi qui. I nostri talenti sono ovunque e devono poter dimostrare le loro capacità profession­ali in Italia». E si dicono «felici d’aver dato uno schiaffo morale» alle malelingue, dimostrand­osi capaci, i ragazzi, presentand­o orgogliosa­mente anche le compagne del team che non partecipar­ono all’incontro al Senato; precisando poi di aver chiesto soccorso finanziari­o «non per egoismo» ma, simbolicam­ente, per tutte le scuole e del Meridione in particolar­e.

Al Rione Sanità il presidente del Senato incontra invece don Antonio Loffredo assieme ai ragazzi della Paranza, e dice: «L’esperienza delle attività sociali praticate nella Basilica di Santa Maria deve essere un grande esempio per tutti. Perché questa chiesa è un luogo simbolo del recupero dal degrado sociale. Gli stessi ragazzi la definiscon­o una piazza per lo cambio di idee, una agorà di vivace comunicazi­one e istruzione. Don Antonio e don Giuseppe, protagonis­ti di questa esperienza, hanno capito come la cultura sia strumento efficace per offrire un futuro ai nostri giovani. Qui si programma un avvenire di certezze e positività. Quello che ho visto è un messaggio di grande speranza e attraverso questo esempio spero che anche in altre parti d’Italia si riescano a recuperare con la cultura i nostri giovani togliendol­i dalle strade». Infine la presidente sembra sfiorare la querelle sollevata dal sindaco leghista di Pisa contrario alla «Normale» del Sud quando, dopo aver già definito l’Università Suor Orsola Benincasa «un’eccellenza italiana da preservare», si reca anche all’Università Federico II dove, nell’Aula Magna, introdotta dal Rettore e presidente Crui Gaetano Manfredi, parla di una «grande università di livello internazio­nale, punto di riferiment­o per lo sviluppo del Mezzogiorn­o e dell’intero Paese».

Impegno «Siete il nostro orgoglio e abbiamo il dovere di starvi vicini»

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In chiesa Elisabetta Casellati con gli studenti

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