Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I bus Anm spariscono dalle strade E oggi si fermano tutti i trasporti

Linee soppresse per guasti. Sciopero, niente funicolare e 4 ore di stop per la metro

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Ferme le funicolari per l’intera giornata, ad eccezione delle fasce di garanzia. In deposito i bus e fermi anche i treni della linea 1 della metropolit­ana per 4 ore. A rischio i treni della Circumvesu­viana, della Cumana e della Circumfleg­rea. Oggi sui pendolari e sui turisti che avrebbero voluto utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per spostarsi si abbatte la tempesta perfetta. Faisa Cisal e Ugl hanno indetto una giornata di sciopero per le funicolari. L’astensione rientra in una vertenza che contrappon­e le sigle sindacali ad Anm in merito all’attribuzio­ne dei parametri ai capiserviz­io.

Scioperera­nno in pochi, ma come già altre volte riuscirann­o a paralizzar­e il servizio perché i capiserviz­io occupano postazioni strategich­e per il funzioname­nto dei treni a fune. Sono garantite le corse dalle 7 alle 9.20 e dalle 17.00 alle 19.50. Un altro sciopero, tra le 11 e le 15, è stato proclamato da Faisa Cisal – Ugl– Orsa – Faisa Confai e Usb e riguarda autobus e metropolit­ana linea 1. Le ultime partenze per le linee dei bus saranno effettuate circa 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero, mentre il servizio tornerà regolare circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero. Per la linea 1 della metropolit­ana l’ul- tima corsa garantita da Piscinola è alle 10.26 e da Garibaldi alle 10.30. Il servizio riprende nel pomeriggio con prima corsa da Piscinola alle 15.14 e da Garibaldi alle 15.54.

Venerdì nero anche per i passeggeri dell’Eav. I treni della Cumana e della Circumfleg­rea saranno bloccati dallo sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati Faisa e Confail. Le ultime partenze garantite in mattinata da Montesanto per Licola e Torregavet­a sono quelle delle 7.41 e delle 7.43. da Torregavet­a e Licola per Montesanto quelle delle 8.00 e delle 7.43. La fascia di garanzia pomeridian­a è dalle 14.30 alle 17.30. Lo sciopero riguarda anche la Circumvesu­viana. Anche in questo caso ci sono circa due ore di fascia di garanzia al mattino presto e due nel primo pomeriggio. Si fermano pure i treni Eav della metro Napoli – Aversa e quelli che coprono la tratta Napoli – Benevento e Napoli – Piedimonte Matese. Problemi per i pendolari ed i turisti anche ad Ischia, dove i bus dell’Eav tra le 18 e le 22 spariranno dalle strade per l’astensione dal lavoro proclamata dalla Faisa Cisal. La vertenza riguarda i trasferime­nti sulla terraferma del personale ed è finita al centro di una polemica sui social tra i sindacati ed il presidente di Eav, Umberto de Gregorio. Ieri, intanto, giornata di ordinari disagi per i passeggeri di Anm. Ferme, come ormai da tempo, oltre dieci linee che servono la periferia nord, per la vertenza dei lavo-

I disagi annunciati

Si fermano in pochi, ma come già accaduto altre volte riuscirann­o a paralizzar­e il servizio

ratori contro la dismission­e del deposito del Garittone. Sospesa anche la linea C25 intorno alle 9. Nel pomeriggio irregolare la linea R4, temporanea­mente sospese C44 e C90. Molte delle cause di questa situazione sono ormai note, a cominciare dalla vetustà dei mezzi e dai problemi di manutenzio­ne. L’estate ha ora portato un altro inconvenie­nte. Su alcuni mezzi non funzionano i climatizza­tori e gli autisti li lasciano in deposito.

Due secoli di eroismo dei carabinier­i all’Emeroteca Tucci. La mostra, inaugurata dal generale di corpo d’armata Vittorio Tomasone, comandante interregio­nale Ogaden, comprende le artistiche illustrazi­oni a colori otto/novecentes­che delle copertine della Domenica del Corriere (Beltrame, Molino e Tabet), della Tribuna Illustrata della Domenica (Minardi e Dalmonte), del Mattino Illustrato (Matania), e tante altre rarità custodite all’Emeroteca. Il generale Tomasone si è soffermato davanti alla bacheca in cui era esposta una rivista del 24 febbraio 1946 (la «Domenica degli Italiani», nuova testata usata al posto della «Domenica del Corriere», accusata di aver esaltato le gesta dei militari di Salò). In quel fascicolo del 1946 è narrata l’audacia del capitano Perrone, che, infiltrato­si come autista in una banda di rapinatori di banche, era riuscito, dopo il colpo, a condurre i criminali in caserma con la refurtiva ancora intatta. Un episodio di 72 anni fa che ridiventa attuale, in consideraz­ione delle polemiche politiche di oggi su due figure: quella dell’agente provocator­e con «adesione fattiva» e quella dell’agente infiltrato con la finalità di reprimere il reato al suo sorgere. Tomasone ha consegnato al presidente della Tucci, Salvatore Maffei, lo stemma dell’Arma.

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