Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Inter-Napoli Non è una gara come tante altre

All’inizio le due squadre si sono rincorse in classifica I nerazzurri sembravano favoriti per lo scudetto e poi invece si sono sciolti come neve al sole Gli azzurri continuano la marcia verso la vittoria finale

- di Donato Martucci

Le due squadre si sono rincorse in avvio di serie A. L’Inter di Spalletti sembrava la favorita per la vittoria del campionato, poi si è sciolta come neve al sole. Il Napoli invece ha continuato la sua marcia e ha sorpassato proprio i rivali nerazzurri che per un po’ hanno comandato la classifica. Ora la squadra di Sarri ha un enorme vantaggio sull’Inter che sembra in caduta libera ma non per questo meno pericolosa. San Siro è sempre un campo difficile. Il Napoli ci ha vinto solo 9 volte, l’ultima l’anno scorso con una rete di Callejon. Il bilancio pende a favore dei nerazzurri che nei 71 precedenti al Meazza hanno sconfitto i partenopei 46 volte, pareggiand­o in 16 occasioni e subendo solo 9 sconfitte, con 136 gol segnati e 68 subiti.

Spalletti conosce bene Sarri e all’andata al San Paolo è riuscito a fermare il Napoli con un pareggio al termine di una partita in cui gli azzurri sprecarono molto. Ma ora è un Napoli diverso, più concentrat­o verso la vittoria finale e che può contare sulla settimana tipo per gli allenament­i. Sarri può concentrar­si sulla difesa che è la migliore del campionato, insieme a quella della Juventus. I tecnici entrambi toscani, amano il gioco d’attacco, ed entrambi possono contare su giocatori di qualità in questo reparto.

Il tecnico dell’Inter ha nel suo carniere Icardi, oggetto del desiderio del Napoli nel dopo Higuain. Sulla vena realizzati­va dell’attaccante argentino ha contribuit­o proprio il tecnico toscano che è riuscito a valorizzar­lo. Ci sono poi Eder e il giovane Karamoh che ha impression­ato per duttilità e carattere. Sulle corsie esterne ci sono Candreva e Perisic. Quest’ultimo è stato convinto proprio da Spalletti a rimanere in nerazzurro, nonostante le sirene di mercato. L’Inter può contare su un discreto centrocamp­o che sembra aver perso lo smalto. I vari Vecino e Borja Valero sembrano l’ombra dei giocatori ammirati a Firenze. Eppure Spalletti raramente ci rinuncia. La difesa è, invece, il tallone d’Achille, non riesce a trovare la quadra giusta. L’unico giocatore che ha impression­ato per continuità di rendimento è lo slovacco Skriniar. Interessan­ti saranno i duelli in mediana con il Napoli che opporrà Jorginho, Allan e Hamsik, mentre a Koulibaly e Albiol toccherà l’arduo compito di fermare Icardi, capocannon­iere del campionato.

Sulle fasce invece i duelli Hysaj-Perisic e Candreva (o Cancelo) con Mario Rui. Ma anche

l’Inter dovrò fare attenzione alla forza d’urto degli azzurri, al tridente leggero dai gol pesanti che ha in Insigne, Mertens e Callejon i suoi interpreti. Soprattutt­o lo spagnolo sembra avere il dente avvelenato quando vede nerazzurro. Come alternativ­a c’è anche Milik, reduce dal brutto infortunio contro la Spal ai legamenti crociati, che potrebbe rivelarsi una variante tattica importante in queste ultimo rush del campionato. Insomma, Inter-Napoli non sarà mai una partita come le altre. Negli anni ’80 è stato un bel duello per lo scudetto, ora per l’Inter è un modo per riscattare una stagione da dimenticar­e. Agli azzurri, invece, servirà per continuare la marcia di avviciname­nto allo scudetto, una parola ormai sdoganata in barba a tutte le scaramanzi­e.

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I precedenti Azioni di gioco in recenti confronti diretti tra Napoli e Inter. Negli anni ‘80 fu un bel duello per lo scudetto
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