Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Loreto Mare è iniziata la chiusura Stop ricoveri
NAPOLI
Gli addetti ai lavori lo chiamano «switch off», che tradotto letteralmente significa «spegnere», ieri l’ospedale Loreto Mare ha ufficialmente iniziato il suo switch off. Per neurologia e neurochirurgia stop ai ricoveri e ai trattamenti di pronto soccorso. Una giornata quasi surreale per un presidio che negli anni, seppur tra luci e ombre, è sempre stato un punto di riferimento del centro storico.
Fortunatamente, grandi emergenze non ce ne sono state. La rete del 118 di Napoli ha funzionato bene e tra i pazienti arrivati con mezzi propri non si è registrato nessun caso particolarmente grave. Solo per un uomo è stato disposto il trasferimento al San Giovanni Bosco. Inoltre, per garantire ancor di più la salute dei cittadini, il direttore sanitario del Loreto Mare, Giuseppe Russo, ha previsto per alcuni giorni la presenza di un consulente neurochirurgo e di un consulente neurologo.
Comunque la si pensi, visto che le critiche non sono mancate, questa fase segna un passaggio epocale per l’assistenza sanitaria a Napoli e in Campania, perché le stesse discipline si vanno a radicare nell’Ospedale del Mare di Ponticelli. Di qui a dieci giorni circa il Loreto Mare perderà anche la cardiologia e, con l’attivazione completa del pronto soccorso, anche l’Unità di terapia intensiva coronarica. Dopo tanta attesa, dunque, si entra finalmente nel vivo. Servirà chiaramente una breve finestra temporale nella quale occorrerà il massimo sforzo dagli altri ospedali cittadini, ma da questo punto di vista la classe medica partenopea ha risposto ancora una volta con grande responsabilità e professionalità. In tema di sacrifici, come prevedibile, a sostenere gran parte della pressione di questo passaggio è il Cardarelli. «Fin dalla scorsa settimana – dice il direttore generale Ciro Verdoliva — abbiamo lavorato con la Asl Napoli 1 centro e con il servizio 118. Non è mancato anche un grande lavoro di raccordo interno al Cardarelli per riuscire a gestire tutto nel migliore dei modi».
L’Asl Napoli 1 Centro ha già prodotto un protocollo e a breve lo farà anche la centrale operativa del 118 Napoli, entrambi utili a stabilire quali pazienti devono essere dirottati all’ospedale del Vomero. «Non vi è alcun dubbio – conclude Verdoliva – che ad un maggior numero di pazienti devono corrispondere adeguate risorse umane, pertanto stiamo valutando anche un incremento con ulteriore personale a tempo determinato».