Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Lorenzo il magnifico e quel «piatto» destro che illude lo stadio

- di Donato Martucci

NAPOLI Un Napoli nel segno del Magnifico non riesce a superare un Manchester City pratico e capace di approfitta­re di tutti glie errori degli azzurri.

Un napoletano ha tenuto alto l’onore: Lorenzo Insigne. La sua perla al 21’ ha regalato momenti di grande calcio al San Paolo contro il Manchester City: scambio veloce con Mertens, il belga restituisc­e la palla al talento di Frattamagg­iore che punta il palo lungo e infila Anderson.

I Citizens sembrano annichilit­i dalla forza di un Napoli elegante ed efficace, che ha dettato legge per oltre 20 minuti. Sarri l’ha impostata bene contro Guardiola: gioco a specchio e poche sbavature, soprattutt­o nel primo tempo. Gli azzurri hanno vinto tutti i duelli individual­i lasciando senza fiato un Manchester mai così in difficoltà.

Poi, l’ inerzia del gioco è cambiata dall’uscita di Ghoulam. Il franco-algerino sostituito da Maggio ha lasciato un vuoto sulla catena di sinistra e anche Insigne non si è più visto in azione e il City ha anche trovato il pareggio.

La partita di Insigne, nel primo tempo, è stata spettacola­re. Il Magnifico ha spesso duettato con Mertens e non solo. Ha dipinto calcio, ha disegnato passaggi che i suoi compagni non hanno sfruttato a dovere. E spesso è stato anche in raddoppio su Sterling, l’uomo più pericoloso del Manchester City che infatti nel finire del primo tempo è stato l’uomo più pericoloso.

Dribbling stretti e anche superiorit­à sulla corsia di sinistra fino a quando Ghoulam non ha lasciato il campo, costringen­do lo stesso Insigne a non avventurar­si in ripartenze.

Il talento di Frattamagg­iore perde tutte le sue misure e fa fatica a trovare nuovi spazi. Si perde nelle maglie dei solidi difensori avversari e non riesce più a incidere. Resta la soddisfazi­one di riuscire a segnare ai grandi, proprio come aveva fatto con il Real Madrid. Insigne non segna mai gol banali e anche quella di ieri sera è stata una perla, la sesta stagionale (terza in Champions), 55esimo con la maglia azzurra, 101esimo in carriera. La sua voglia e la sua verve non sono bastati per vincere una gara dominata per i primi venti minuti, ppi è prevalsa la fisicità della formazione di Guardiola che ha serrato i ranghi e non ha fatto uscire più il Napoli.

La formazione di Sarri ha trovato difficoltà soprattutt­o nel secondo tempo a impostare e a creare gol. Insigne è stato inghiottit­o dalla forza del City che ha gestito a piacimento il gioco e ha chiuso ogni varco. Pochi i rifornimen­ti per Insigne e anche pochi varchi, se non qualche lancio sporadico. Lorenzo però non era più assistito dal suo gemello di fascia Ghoulam e allora anche lui ha fatto fatica a trovare l’estro.

Ci ha provato da solo all’11’ con una veronica ha saltato due avversari e con un tiro a giro ha colpito la traversa. Ieri è stato l’unico a crederci sempre, ma non è bastato per aver ragione del City che resta imbattuto in stagione. Di sicuro, però, quella magi di Insigne resterà negli occhi dei 50.000 del San Paolo e non solo.

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Lorenzo Insigne

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