«Io, l’avvocato delle donne adesso vi spiego perché sto dall’altra parte»

Parla il difensore di Carla Caiazzo, sfregiata dal suo compagno Ora assiste un uomo sotto inchiesta per la morte della fidanzata

compagna si è rivolto proprio a lei?

«Non è stato lui a contattarmi. Semplicemente, era già assistito dal mio collega di studio, Sergio Pisani. Io aiutavo Sergio a preparare il processo: facevo la parte del pm e sostenevo l’accusa, per dare modo a lui di replicare. Così mi sono convinto che gli elementi di accusa sono deboli».

È ovviamente la sua opinione: le valutazioni le farà la Corte d’Assise, davanti alla quale si sta celebrando il processo. Ora continuerà ad assistere le donne?

«Certo. Per esempio si sono rivolti a me i familiari di una giovane mamma uccisa dall’ex marito al quale la Procura non contesta l’aggravante della premeditazione. Una donna vittima di sistematici violenze da parte non solo del marito, ma anche dei figli...».

A che punto è l’istituzione del reato di omicidio di genere?

«È tutto fermo al Senato, purtroppo. In questo momento le priorità della politica sono altre».

Il processo per la morte di Arianna Flagiello riprenderà il 28 ottobre: saranno sentiti come testi il padre e il datore di lavoro. Curiosamente, lo stesso giorno, si concluderà anche il processo di appello per il tentativo di omicidio con il fuoco di Carla Caiazzo: dopo la discussione degli avvocati dell’imputato e delle parti civili, i giudici si ritireranno per decidere se confermare all’imputato, Paolo Pietropaolo, i 18 anni del primo grado.