Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Troppi ragazzi trovano lavoro soltanto al Nord»
Sono 52 mila i ragazzi che hanno lasciato la Campania dopo la maturità per andare a frequentare l’università in altre regioni, tra i quattro e i cinquemila ogni anno. E sono in aumento da un quinquennio. «Il fenomeno è preoccupante, ancora di più perché ne nasconde anche altri con i quali è in correlazione», commenta l’economista Massimo Marrelli, ex rettore dell’Università Federico II.
A cosa si riferisce, professore?
«Innanzi tutto al fatto che questi dati si riferiscono sia ai ragazzi che si immatricolano ai corsi di laurea di laurea triennale sia a quelli che, avendo già concluso il triennio, si iscrivono alla magistrale. Cioè ai nostri migliori studenti. Un fenomeno del genere, e di tali dimensioni, blocca la mobilità sociale».
Si spieghi meglio.
«I ragazzi che emigrano sono certamente quelli le cui famiglie si possono permettere di affrontare la spesa per mantenerli a Milano o a Roma.
Questi ragazzi poi restano a lavorare lì. Quelli che invece rimangono nel Mezzogiorno dovranno contendersi i posti a disposizione in un mercato del lavoro che non offre grandi possibilità. E sarà quindi sempre più difficile conquistare un impiego qualificato per quelli che non sono figli di professionisti. È un problema enorme che peggiora lo scenario dovuto all’emigrazione in generale».
Confindustria parla dell’1% del Pil nazionale perso a causa della fuga di cervelli. Quanto incide questo fenomeno sul Pil della Campania?
«In Campania si perde sicuramente più dell’1% del Pil. Basta fare le proporzioni. Il problema è serissimo e grave perché perdiamo troppo capitale umano di qualità».
Professore, quali sono i motivi di questa situazione e quali le possibili soluzioni?
«I motivi? L’offerta didattica degli atenei meridionali, che va ulteriormente migliorata. Come la loro reputazione, che spesso però non corrisponde alla realtà. Ma il problema principale è il lavoro. Troppi ragazzi sono costretti a cercare occupazione al Nord. Quindi dobbiamo creare le condizioni per attrarre le aziende in Campania e nel Mezzogiorno. Come? Con servizi migliori, con più certezza del diritto, meno criminalità e meno burocrazia».