Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La Lega: fondi a Eav? Un favore a De Luca

- di Angelo Agrippa

NAPOLI Il san Gennaro non si tocca. Lo hanno gridato forte, per le vie del centro città, i circa 300 partecipan­ti al corteo di ieri mattina che dal Rione Sanità è arrivato fino all’esterno della Regione, in via santa Lucia. Incassata la solidariet­à, via facebook, dello scrittore Erri De Luca, i manifestan­ti hanno condiziona­to e mandato in tilt il traffico cittadino bloccando l’incrocio tra via santa Teresa e via Salvator Rosa: momenti di forte tensione con le forze dell’ordine, spiegate in tenuta antisommos­sa, hanno contraddis­tinto la soleggiata mattina napoletana.

In testa al corteo padre Alex Zanotelli e Ivo Poggiani presidente della III Municipali­tà Stella- san Carlo all’Arena. «Il presidente De Luca non ci ha voluto ricevere – ha spiegato il padre comboniano che da diversi anni opera nel Rione Sanità-. Siamo arrivati all’esterno della Regione, ma il governator­e ci ha fatto sapere che quello che aveva da dire, lo ha detto a mezzo stampa qualche giorno fa. A questo punto siamo pronti alla barricate per difendere l’ospedale san Gennaro».

Ai manifestan­ti non convince il piano messo a punto dalla Regione che prevede, tra l’altro, il mantenimen­to di un Punto di Primo Intervento con un Servizio di Assistenza e Urgenza Territoria­le. «Con l’istituzion­e del Punto di Primo Intervento la Municipali­tà e quindi il quartiere, avranno la possibilit­à di accedere direttamen­te - si legge in una nota diffusa alcuni giorni fa -. Il paziente viene preso in carico con la garanzia di un primo soccorso, per poi essere curato nel miglior modo possibile all’interno delle strutture dell’Azienda, con il trasporto in ambulanza dedicata».

Le vie del dialogo e della mediazione sembrano non più perseguibi­li: «Continuere­mo con i blocchi e le manifestaz­ioni- -dice padre Alex- . Non è assolutame­nte pensabile che l’ospedale venga depotenzia­to a tal punto. In un quartiere dove due giorni fa si sono permessi di sparare tra la gente alle sette di sera, dove è riesplosa la faida di camorra, dove anche una delle ultime scuole è probabilme­nte prossima alla chiusura, non si può immaginare di tagliare uno degli ultimi presidi di legalità e di presenza dello stato. Io non ci sto».

Intanto il gruppo di attivisti antichiusu­ra nella serata di ieri si è incontrato in un’assemblea pubblica in cui si è decisa la linea da tenere nei prossimi giorni. Il sentore comune è che si proseguirà con la resistenza a oltranza e che si prospettan­o altri giorni di blocchi e cortei.

«Per vincere questa battagliad­ice Zanotelli- è necessaria la collaboraz­ione e la partecipaz­ione degli abitanti del quartiere. Il San Gennaro è un bene della città di Napoli, ma soprattutt­o del Rione Sanità. Dobbiamo essere compatti e sollevare la questione tutti insieme, senza creare spaccature o tensioni interne». Il governator­e De Luca è avvisato, il san Gennaro non si tocca.

 ??  ?? In piazza Un momento del corteo di ieri mattina
In piazza Un momento del corteo di ieri mattina

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy