Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Arriva il decreto salva Eav La Lega: «Un favore di Renzi per il suo amico De Luca»
De Gregorio: «Fallimento scongiurato». Un piano per i creditori
NAPOLI L’articolo 11 del decreto governativo (Misure urgenti per il trasporto regionale) parla chiaro: «A copertura dei debiti del sistema di trasporto regionale su ferro, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, è attribuito alla Regione Campania un contributo straordinario, nel limite di 600 milioni di euro, per l’anno 2016 per far fronte ai propri debiti verso la società Eav srl, riguardanti esercizi pregressi...». Un provvedimento che ha provocato la contestazione della Lega Nord. «Quella di Renzi è la politica delle marchette elettorali — ha tuonato la deputata di Noi con Salvini, Barbara Saltamartini —. Nel decreto fiscale, che dovrebbe contenere per legge solo misure urgenti, il governo si è preoccupato di elargire favori agli amici pensando bene di pagare i debiti accumulati dalla società Eav per la Regione Campania. Renzi dovrebbe spiegarci quali sono i motivi d’urgenza di questa misura. Invece di pensare ai nostri giovani e alle imprese, governo e maggioranza mettono sul piatto quasi 700 milioni di euro a copertura delle casse regionali guidate dal renziano De Luca perennemente in rosso. È l’ennesimo provvedimento clientelare di Palazzo Chigi che ha scambiato il decreto fiscale per un bancomat agli amici».
E invece, se non fosse arrivato il decreto del governo, l’Eav, come ha più volte ribadito il suo amministratore unico, Umberto De Gregorio, sarebbe stato costretto a portare i libri in tribunale. «Il decreto — si è limitato, con prudenza, a commentare De Gregorio — è frutto di una grande intesa raggiunta con sforzo sinergico dal governo nazionale e da quello regionale. Ora occorre un lavoro amministrativo per formalizzare il procedimento». La Regione, infatti, dovrà riconoscere i crediti vantati da Eav entro il 31 dicembre 2016. Dopodiché, la holding del trasporto regionale procederà ad elaborare un piano di accordo con i suoi creditori, prevedendo anche una serie parziale di rinunce, a partire probabilmente da una parte degli interessi maturati sinora, e un piano di pagamenti che non superi il limite dei tre anni. In concreto, come detto, si evita il tracollo del fallimento. Ma il decreto, entro i 60 giorni, dovrà essere convertito in legge. Di certo, i 600 milioni che arriveranno non potranno essere impiegati per gli investimenti sull’ efficientamento dei servizi del trasporto pubblico locale, tuttavia liberano la gestione da una pesantissima ipoteca. Si stima, infatti, che tra dipendenti, familiari e indotto traggano sollievo da questo provvedimento circa 50 mila persone. Il presidente della commissione regionale Trasporti e fedelissimo di De Luca, Luca Cascone, spiega: «Sono anni che si parla di tali risorse senza che le stesse siano mai state concretizzate. È comprensibile che gli anni trascorsi dietro questa aspettativa abbiano inevitabilmente generato delusione e sfiducia. Noi continuiamo, insieme al presidente Vincenzo De Luca, a completare il lavoro ancora lungo e difficile che porterà al risanamento, concentrandoci sulla qualità del servizio (senza interrompere il percorso di ammodernamento del materiale rotabile), sulla sicurezza ferroviaria e sulla riorganizzazione del lavoro. Lasciamo agli altri, a chi ha obiettivi diversi, le discussioni su biglietti gratis e scioperi. Intanto le notizie che arrivano confermano che la speranza si sta lentamente trasformando in prospettiva». Infine, Eav ha comunicato che quattro pullman revampizzati (vale a dire ammodernati) sono stati immessi in esercizio: tre ad Ischia e uno a Procida: «Fanno parte di un parco di 28 mezzi che arriveranno entro due settimane».
I fondi Il governo ha stanziato 600 milioni per far fronte ai debiti della Regione con la holding