Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’arena dell’Augusteo Oggi duemila in teatro
Bassolino chiama i suoi. Previsto l’arrivo di sostenitori anche da Caserta e Avellino
Sono duemila le persone attese oggi nell’«arena» del teatro Augusteo, dove Bassolino radunerà i suoi fedelissimi a partire dalle 10.30. E Paolucci avverte: «Non faremo alcun annuncio».
NAPOLI Le idi di marzo non si esauriscono con il tentativo di parricidio politico di Antonio Bassolino attraverso la “congiura” delle primarie ad un euro ed il tradimento di alcuni suoi ex affiliati. No, è nell’arena del teatro Augusteo che stamane, a partire dalle 10,30, ribollirà il sangue dei presunti vinti, pronti a vendicare il proprio destino.
I parlamentari del Pd rimasti leali all’ex sindaco di Napoli (Luisa Bossa, Giorgio Piccolo, Michela Rostan, Anna Maria Carloni, l’eurodeputato Massimo Paolucci e il consigliere regionale Antonio Marciano) alla vigilia della manifestazione hanno convocato un briefing su come affrontare i prossimi giorni: «Antonio — hanno riferito al termine della riunione — è riuscito a raccogliere intorno a sé un patrimonio di consensi straordinario che in un partito inclusivo sarebbe stato valorizzato e non ostracizzato come, invece, accade qui a Napoli, commettendo un autentico delitto di democrazia». Per Paolucci «resterà deluso chi si aspetta qualche annuncio dal palco: intendiamo rispettare le regole democratiche e attenderemo l’esito del secondo ricorso». Tuttavia, lo sbocco quale sarà: una lista civica con lo scopo di insidiare la corsa di Valeria Valente? Un movimento d’opinione che riparta dallo schiaffo delle primarie? E se si vuole proseguire sulla strada della separazione ci sarà bisogno di una sede: è possibile, per questo, che sarà quella della Fondazione Chiaromonte ad ospitare la Cosa bassoliniana. Ma per il resto occorrerà tastare il polso alla platea dell’Augusteo prima di deci- dere i prossimi passi. Duemila posti da riempire dal primo all’ultimo, al di là dei curiosi e degli infiltrati. «Occorre darsi un perimetro politico — spiega Marciano — e capire quali sono le condizioni di agibilità». Insomma, si procede con il tipico incedere bassoliniano: passo dopo passo. Verifica dopo verifica. Senza retrocedere di un millimetro, ma lasciando aperto il dialogo. Per questo la trepidazione per l’attesa della manifestazione di oggi viaggia sulle ali dell’orgoglio ferito, affinché l’oltraggio subìto provochi una reazione collettiva. Si dice che all’Augusteo arriverà anche una folta rappresentanza della Cgil per incoraggiare le ragioni di Bassolino, a cominciare dal leader degli edili, Giovanni Sannino. Sono previste colonne di sostenitori provenienti da Caserta e da Avellino. Ed è annunciata la presenza del giovane candidato alle primarie Marco Sarracino che però, al termine dell’incontro con il vicesegretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini, ha avvertito l’ex suo competitor: «Antonio, aspetta e proponi una soluzione che possa continuare a vederti nel Pd».
Intanto, ci si affida ai social per far circolare la voce e radunare quante più persone. L’ex consigliere comunale Salvatore Guerriero avverte, dal gruppo Facebook Bassolino Sindaco per la rinascita di Napoli che, a scanso di equivoci, «l’ingresso all’Augusteo è libero e non ci vuole nessun invito ». Ec’è chi, come il blogger di Aporienapoletane, Marco Catizone, sdrammatizza con ironia: «Ah, lì l’euro non ci vuole». Gabriella Cundari, ex assessore regio- nale all’Urbanistica della giunta di centrosinistra, teme esiti irrimediabili: «Io ho vissuto le vicissitudini di Sel e ho paura che si stia ripetendo lo stesso tipo di reazione — dichiara — che non porta poi a nulla di buono: ancora cinque anni con de Magistris, perché la folla, quella dei votanti non iscritti ai partiti, non seguirebbe che in parte Bassolino, mentre l’armata del sindaco uscente si rafforza».
Mario Donisi, medico chirurgo, non demorde ed esorta alla partecipazione oceanica: «Siamo in una fase delicatissima, dobbiamo essere presenti in massa sabato mattina». Insomma, la partita è appena iniziata. Gli organizzatori della manifestazione dell’Augusteo confidano nel richiamo alle armi destinato ad aggregare non solo la vecchia guardia rimasta fedele all’ex sindaco del Rinascimento napoletano, ma tutti coloro che, attraverso il clamore suscitato dallo scandalo delle primarie, continuano a mostrare disagio, nell’attesa di intravedere una nuova indicazione di prospettiva a sinistra. La deputata ercolanese, Luisa Bossa, afferma che Bassolino «non ha bisogno di truppe cammellate» per far valere le sue ragioni. Ma di certo, oltre l’imbarazzo provocato dal caos di questi giorni e le sofferenze indotte da una sconfitta opaca, il fragore dell’eventuale successo di partecipazione all’adunata di stamane restituirà il segno e la misura di una possibile ripartenza. Per Bassolino, i suoi e per coloro che sono alla ricerca di un nuovo approdo.