AMBROSINI
TROMPER L’OREILLE MUSICHE PER FLAUTO FLAUTO Daniele Ruggieri
CLARINETTO Davide Teodoro
PIANOFORTE Aldo Orvieto
VIBRAFONO Dario Savron
LIVE ELECTRONICS Alvise Vidolin
CD Stradivarius STR 37098
PREZZO 14,90 ★★★★★
Tre pezzi per flauto solo, uno per flauto e suoni elettronici, uno per flauto e vibrafono, un ciclo per flauto e pianoforte, e infine un esteso lavoro per flauto, clarinetto, “piante immerse nell’acqua” ed elettronica formano un intenso e fascinoso percorso di quasi 79 minuti, proposto con il titolo “tromper l’oreille”, che trasferisce sull’orecchio la denominazione del genere pittorico del trompe l’oeil. L’inganno illusionistico è in verità solo un aspetto della ricchezza di questa musica, dove l’originale ricerca sullo strumento presenta aspetti diversi, sempre però all’interno di percorsi formali ed espressivi, densi di energia o di sospesa inquietudine, nei quali l’invenzione e la novità nella tecnica strumentale si inverano.
Daniele Ruggieri è il flauto dell’Ex Novo Ensemble, da solo e insieme con gli altri musicisti del complesso veneziano ha lavorato per più di 40 anni con Ambrosini, ed è il magnifico protagonista di questo bellissimo cd in cui si ascoltano in ordine “musicale”, non cronologico, tre lavori del 1981, due più recenti (del 2012 e 2016) e uno del 1980, posto alla fine, Negli sguardi di Eurialo e Niso, in cui accanto a flauto e clarinetto e a suoni elettronici ci sono le voci “naturali” di due piante verdi immerse nell’acqua. Già il titolo fa intuire come non sia estranea alla musica di Ambrosini la possibilità di accogliere suggestioni poetiche, o comunque extramusicali, dalla natura o da Virgilio o Cavalcanti. A un verso del poeta amico di Dante rimanda il titolo di un pezzo per flauto solo del 1981, A guisa di un arcier presto soriano (dal sonetto “O donna mia, non vedestù colui”): Amore è pronto a colpire come un veloce arciere siriano; ma è interessante che Ambrosini abbia pensato questo intenso pezzo carico di tensione anche in rapporto all’intero sonetto. E motivi di fascino ci sono in ogni altro pezzo. Ha ragione Ruggieri: ascoltando questo cd, dove è pregevolissimo il contributo di tutti, si scoprono lavori di grande rilievo mai pubblicati né registrati.