À CLAUDE
MUSICHE di Debussy, Crumb, Messiaen, Takemitsu, Boccuzzi, Rotaru PIANOFORTE Benedetto Boccuzzi CD DiG DCTT111 ★★★★
Si possono preferire registrazioni di carattere monografico; ma c’è una logica coerente e non priva di suggestione nel percorso che Benedetto Boccuzzi propone come omaggio ideale a Debussy, non soltanto perché il pianismo di Messiaen, Crumb e Takemitsu, pur essendo per ognuno di loro diverso e originale, è impensabile senza il precedente storico di Debussy, ma anche perché ci sono affinità ideali nella ricerca sul suono e nella concezione del tempo, tendenzialmente statico, sospeso, onirico, comunque non dialettico (che le interpretazioni di Boccuzzi tendono a sottolineare con una certa lentezza, evidente soprattutto in Takemitsu).
Il percorso inizia con la seconda serie delle Images di
Debussy (1907), prosegue con un sobrio, rarefatto e garbato (quasi) Notturno dello stesso Boccuzzi e con una scelta di sei pezzi di George Crumb (1929), tratti da Mikrokosmos I (III, VIII e IX) e Mikrokosmos II (III, IV, XI). Seguono il Messiaen dei Regards sur l’enfant Jésus (II, IV e VIII), la rumena Diana Rotaru (1981) con un breve Debumessesquisse (2007) e due pagine di Takemitsu, Les yeux clos II e Rain tree sletch II. Alla fine si torna a Debussy con le trascrizioni dello stesso Boccuzzi delle due Danses per arpa e orchestra. Hanno una loro efficacia; ma si fatica a comprenderne la ragione. Come interprete Boccuzzi accompagna l’ascoltatore in questo percorso con intelligenza, sicurezza e finezza.