Vaccini, terapie, tecnologia: i fondi fanno rotta sul pharma
Tikehau punta sulle app Cdp sul plasma Kedrion Credit Suisse sui vaccini General Atlantic (dove Colao è advisor) avvia mega-fondo a supporto delle aziende
I grandi investitori, venture capitalist e fondi di private equity, puntano su tecnologie e sistemi per combattere il coronavirus. Ma guardano anche alla fase 2, quella della “ricostruzione” con capitali per le aziende colpite. È questa la nuova frontiera del settore. In Europa (anche in Italia) e negli Stati Uniti, l’emergenza sanitaria ha fatto ruotare la bussola degli investimenti: app, vaccini, cure, sistemi di controllo e di “bonifica” sui luoghi di lavoro, telemedicina.
In prima linea è Kedrion, l’azienda biotech (attiva nel plasma) controllata dalla famiglia di imprenditori toscani Marcucci (uno dei fratelli, Andrea, è capogruppo al Senato per il Pd) e partecipata dal Fsi e da Cdp Equity. La società sta infatti lavorando alla sperimentazione di una terapia efficace, rappresentata dall’utilizzo di plasma da convalescente, ossia quello donato da persone che hanno superato la malattia e quindi ricco di anticorpi. Nel settore delle start-up è pure un fiorire di iniziative. I fondi di venture capital stanno per investire sulla lodigiana Hyris, i cui laboratori nel cuore della prima “zona rossa” stanno finalizzando la produzione del test kit per l’analisi di contaminazione ambientale da virus Covid-19 negli uffici. Hyris è stata fondata dall’amministratore delegato Stefano Lo Priore e nel capitale è presente il gruppo Indena,
che opera nella produzione di ingredienti di origine vegetale per prodotti farmaceutici.
C’è poi l’investimento di FII Tech Growth di Fondo Italiano di Investimento, che ha in portafoglio Paginemediche, start up di Salerno attiva nella telemedicina, che con il coronavirus ha adeguato gli strumenti esistenti con altri prodotti per i medici di famiglia. Infine Althea, controllata di Permira, è attiva nella distribuzione di ventilatori polmonari.
Pure a livello internazionale sono numerose le operazioni, anche su startup. Tikehau Capital, uno dei maggiori investitori francesi, presente anche in Italia, ha investito infatti su ObvioHealth, che ha appena lanciato un’app e una piattaforma digitale per raccogliere dati utili all’analisi sulla diffusione del Covid-19. Lo studio sarà realizzato su un campione di 10 mila cittadini americani nei prossimi 12 mesi. Il Fondo CS (Lux) Digital Health Equity di Credit Suisse focalizzato sulla salute in digitale ha invece partecipazioni in Moderna, tra le prime aziende ad iniziare i test sull’uomo per una possibile vaccinazione da Covid-19, o titoli nella telemedicina come Teladoc negli Usa o Alibaba Health Information Technology e Ping An Healthcare & Technology in Cina.
Ma non è tutto. C’è l’altro lato della medaglia, cioè il supporto alle aziende colpite dal Covid-19. Negli Stati Uniti un’altra delle iniziative è quella circolata ieri, sul Wall Street Journal, del fondo General Atlantic. Il gruppo americano, che è attivo anche in Italia, sta lanciando in alleanza con Tripp Smith, manager di Iron Park Capital, un fondo per investimenti in «distressed asset» di 5 miliardi di dollari. Il fondo fornirà finanziamenti alle aziende colpite dalla nuova pandemia di coronavirus. In General Atlantic è senior advisor per l’area Emea Vittorio Colao (attuale capo della task force del Governo italiano per la fase due).